Dagli ospedali alla Corda Molle: le battaglie bresciane in Regione

Alcune sono già state vinte, altre ancora in corso. Scontro aperto in Aula per la tre giorni dedicata all'assestamento: oggi gli ordini del giorno e il voto finale
La sede del Consiglio regionale, oggi riunito per l'ultimo giorno di maratona sul bilancio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La sede del Consiglio regionale, oggi riunito per l'ultimo giorno di maratona sul bilancio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Per riuscire a rintracciare una quadratura ci è voluta una pausa di ben due ore. Perché è vero che il punto forte su cui la maggioranza in Regione voleva puntare era cristallino (l’iniezione di risorse sul capitolo sanità: 250 milioni in spesa corrente e 75 milioni per nuovi investimenti), ma è altrettanto vero che anche nella seconda delle tre giornate di maratona su rendiconto e assestamento di bilancio, l’opposizione ha srotolato sul tavolo un carnet di proposte sulle quali appiccicare un «no» secco, per il centrodestra, sarebbe stato in molti casi ostico da giustificare.

In un duello costante - con una squadra di governo che procede decisamente al rallenty anche rispetto alle legislature passate e con costanti bisticci e dispetti interni a peggiorare lo stallo di cui anche nel centrodestra si parla con preoccupazione - a farsi spazio sono state le arringhe e le proposte «made in Brescia», inserite tra i ben 3.313 emendamenti e i 242 ordini del giorno presentati.

Investimenti

La discussione di ieri ha tenuto tutti fino alla mezzanotte nell’Aula di Palazzo Pirelli, dove (salvo un’accelerata avvenuta in notturna) oggi la seduta riprenderà con la discussione sugli ultimi ordini del giorno e il voto finale.

Qualche punto fermo (tradotto: proposte già approvate o con buona probabilità di esserlo sulla scia di una mediazione politica preventiva), però, c’è. A partire dall’affaire dei ticket sanitari, di cui si è fatta portabandiera Miriam Cominelli (Pd): sulla scorta della mozione presentata dai dem a marzo, infatti, la Lombardia ha stanziato 450mila euro, per coprire i costi delle sanzioni, recapitate dalle Ats a pensionati e disoccupati, per i mancati pagamenti dei ticket per le prestazioni di specialistica e farmaceutiche.

«È stato finalmente onorato l’impegno, dando la possibilità di dilazionare i pagamenti e di regolarizzare spontaneamente le posizioni» sottolinea Cominelli. Cosa era accaduto? Nei mesi scorsi le Ats avevano inviato verbali di contestazione a centinaia di pensionati o disoccupati che avevano erroneamente utilizzato i codici di esenzione. Nella stragrande maggioranza dei casi - ha denunciato la consigliera dem - i cittadini che non avevano pagato il ticket «erano stati indotti in errore dal cambio dei parametri di assegnazione delle agevolazioni economiche».

L’altro punto fermo sul versante sanità riguarda l’arrivo di nuovi macchinari. Con una serie di ordini del giorno fotocopia (in cui a cambiare sono solo cifra e presidio ospedaliero di destinazione) la maggioranza ha infatti suddiviso a livello territoriale un tesoretto di circa 75 milioni. Guardando alla nostra provincia, oltre ai 5,95 milioni destinati al Civile, sono in attivo 900mila euro per l’Asst Valcamonica e oltre un milione di euro per l’Asst Franciacorta. A presentare questi ultimi due provvedimenti sono stati i consiglieri di FdI Giorgio Bontempi e Diego Invernici, che rimarcano: «Rispondiamo alle esigenze manifestate dai vertici delle Asst impegnando fondi che permetteranno il supporto alla diagnosi, l’acquisto di attrezzature, arredi sanitari e apparecchiature per la cura».

Le proposte

A modificare il programma contabile regionale saranno anche due provvedimenti firmati da Massimo Vizzardi (Azione), al lavoro da mesi sulle politiche giovanili. Grazie al primo è stato appostato un milione di euro per le borse di studio da destinare agli studenti del terzo anno di Università delle professioni sanitarie. «Nell’ultimo anno - spiega il consigliere - abbiamo lavorato per ed insieme agli studenti per il ripristino di questi fondi, che erano stati tagliati a dicembre. Siamo riusciti ad ottenere due importanti miglioramenti: un milione di euro in più, ancora poco ma comunque un passo avanti. E poi l’utilizzo del fondo sociale europeo (Fse) per la copertura delle risorse mancanti. Dobbiamo credere nei giovani e l’unico modo per farlo davvero - conclude Vizzardi - è investire nella loro preparazione e nel loro futuro».

Il secondo emendamento a diventare operativo riguarda invece il trasporto pubblico locale: l’avvio di uno studio di fattibilità da declinare poi in abbonamenti gratuiti o scontati per favorire l’uso di treni e bus. «Altre Regioni hanno da tempo già avviato queste politiche - ricorda il consigliere -. Ora sarà finalmente possibile farlo anche in Lombardia, aiutando i giovani in una necessaria transizione».

Questa mattina, si diceva, il confronto politico si risveglia ripartendo dagli ordini del giorno. Stando alle ultime indiscrezioni, ieri, dopo una mediazione politica preliminare, ad avere più chance di essere tradotte in azioni sono almeno tre proposte bresciane. La prima è stata posizionata sul tavolo da Emilio Del Bono (Pd), che ha chiesto di destinare risorse adeguate per sostenere l’Adunata nazionale degli Alpini del 2026. «È stata approvata la candidatura di Brescia a ospitare la 97esima adunata, che prevede sempre un palinsesto di iniziative. Per questo siamo convinti della necessità da parte di Regione di sostenere l’evento, destinando risorse».

La seconda è di Miriam Cominelli che ha chiesto maggiori risorse per le comunità energetiche: «I 20 milioni in due anni stanziati dalla Lombardia sono esigui, non a caso la fase due della manifestazione d’interesse a cui hanno partecipato 104 Comuni bresciani è completamente ferma».

Un tratto di Corda Molle - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un tratto di Corda Molle - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

La terza proposta è sempre di Massimo Vizzardi e punta i riflettori sulla Corda Molle: «La Regione - è la richiesta del consigliere - dovrà attivarsi nei confronti del Ministero delle Infrastrutture con tutti gli strumenti e le modalità possibili affinché sia mantenuta la gratuità della Sp19 anche per gli anni successivi al 2024 o, quantomeno, per ottenere sconti per residenti e pendolari».

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