Da sogno a incubo, quando la vacanza prenotata online si rivela una truffa

Immaginarsi in riva al mare, seduti in spiaggia al tramonto. Oppure lungo un sentiero in montagna, immersi nella natura lontano da tutto. Per prenotare la propria vacanza da sogno ormai basta scrollare sullo smartphone alla ricerca di una stanza o di un appartamento che soddisfino le proprie esigenze e il gioco è fatto. Ma (c’è sempre un ma), per evitare che il sogno si trasformi in un incubo, bisogna prestare molta attenzione, perché cadere vittima di una truffa online è più facile di quel che sembra. E andare al mare, scaricare i bagagli dalla propria auto e non trovare l’appartamento prenotato perché semplicemente non esiste, è sicuramente il modo migliore per rovinarsi la vacanza.
Consumerismo No Profit in un resoconto del 2023 aveva evidenziato che «nell’ultimo anno sono circa 1 milione le persone cadute nelle diverse trappole: dalla casa vacanza fantasma alla camera già occupata, per un danno stimato attorno ai 100 milioni di euro».
Diversi tipi di truffe
Le truffe vanno dagli annunci di case fantasma, pubblicati sulle varie piattaforme online, all’aumento dei casi di phishing via chat o sul servizio di messaggistica come Booking, servizio pioniere per il settore turistico. In questo caso il rischio è il furto dei dati finanziari e delle credenziali di accesso dei clienti. «Bisogna prestare molta attenzione quando si cerca una camera online, fenomeno questo che, come in tutti gli altri settori, è aumentato in maniera inarrestabile - spiega il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini -. E il consiglio che mi sento di dare è di contattare direttamente la struttura o con una telefonata o tramite mail, in questo modo si è più sicuri e si possono trovare prezzi più vantaggiosi, e di utilizzare le piattaforme per confrontare le offerte».
Le prenotazioni quest’anno, per quanto concerne gli alberghi bresciani, stanno andando a gonfie vele, «ancora meglio dell’anno scorso, quando ormai non c’era più la paura di possibili cancellazioni dovute alla pandemia - continua Fantini -. Ma al momento non abbiamo ancora numeri certi sulle truffe».
Anche il presidente di Federconsumatori Brescia, Romano Rebuschi, non può fornire numeri precisi, «ma è chiaro che stiamo parlando di un fenomeno in aumento, che colpisce tutti, anche perché ormai le agenzie di viaggio sono utilizzate per viaggi particolari. Quello che mi sento di dire è di prestare attenzione ai prezzi: se sono troppo bassi, forse c’è qualcosa che non va. Utilizzare le piattaforme più conosciute, anche se ovviamente le truffe si possono trovare ovunque. Infine, anche se è più difficile da verificare, bisogna stare attenti a quelle strutture realmente esistenti, che raccolgono le prenotazioni, anche se si trovano in situazioni di crisi».
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