«Da qui a lì, da te a me», quando i libri sono un ponte oltre ogni barriera

Paola Gregorio
Il progetto ha coinvolto biblioteche, circoli culturali, associazioni e più di quattrocento famiglie
Da qui a lì, da te a me: lo spazio allestito - © www.giornaledibrescia.it
Da qui a lì, da te a me: lo spazio allestito - © www.giornaledibrescia.it
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Nel viaggio dal dove si è a «lì» c’è la rivoluzione, la crescita. A fare da ponte tra il qui e il lì, i libri. Sono loro, con i più piccoli, i protagonisti di un progetto che vuole sensibilizzare sull’importanza della lettura sin da piccolissimi, in famiglia, come linguaggio universale per superare ogni tipo di barriera .

Si chiama «Da qui a lì, da te a me», è finanziato dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura ed è rivolto ai bambini da 0 a 6 anni. Ora è quasi alla conclusione dato che è iniziato un anno fa. Per suggellarne la chiusura, l’Associazione Volontari per Brescia , capofila del progetto, e la Loggia propongono alcune iniziative in programma dopodomani, 6 aprile, al Mo.ca.

È stato un anno intenso che ha coinvolto biblioteche, circoli culturali, associazioni e più di quattrocento famiglie. Lo dicono i numeri: oltre cinquanta tra laboratori e formazioni specifiche, 10 corsi di aggiornamento, 200 persone formate, 629 volumi in quattordici lingue acquistati, 4 bibliografie realizzate.

Al centro l’idea del libro - ponte che, spiega Giuseppina Bianco, coordinatrice del Sistema Bibliotecario urbano, «va oltre ogni tipo di barriera, culturale, linguistica, di abilità, come filastrocche, libri senza parole, tattili». Sabato verranno proposti tre eventi aperti al pubblico: il laboratorio per operatori e genitori «Come glielo leggo», a cura di Paola Zanini, formatrice di Nati per leggere (alle 10.30, prenotazione obbligatoria); la presentazione del libro della Zanini, «Leggere insieme per superare i limiti» (alle 15); la mostra bibliografica «Da qui a lì, da te a me» visitabile per l’intera giornata.

Anna Frattini, assessore comunale alle Politiche Educative ricorda che Brescia «è una città che investe molto sull’educazione dei più piccoli. La mostra è pensata da chi ogni giorno ha a che fare con i bambini. Nella Festa della musica saranno coinvolti anche i bambini dagli zero ai sei anni». Marina Rossi, presidente di Volontari per Brescia conclude: «La sinergia, la collaborazione tra tutti porta a dei progetti meravigliosi».

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