Da Brescia un grande sostegno alla ricerca contro il cancro

Dalla delegazione bresciana della Fondazione Umberto Veronesi il supporto a Palm Research Project, l’Associazione Valtrompiacuore e il Rotary Club Lovere Iseo Breno finanziano tre borse di ricerca
Ricercatori in laboratorio (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Ricercatori in laboratorio (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
AA

La piattaforma Palm Research Project (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin) rappresenta la prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Natural Killer e prevede lo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta, un tumore del sangue molto aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini all’anno.

Per sostenerla è scesa in campo la delegazione di Brescia della Fondazione Umberto Veronesi, composta da Raffaella Franzoni, Gabriele Trebeschi, Michela Bolpagni, Guido Breda, Nicola Palazzini, Giorgio Costa, Clara Lazzaroni e dalle aziende e realtà commerciali del territorio che hanno deciso di dare il proprio contributo alla ricerca scientifica a beneficio dei pazienti di oggi e di domani. L’ha fatto attraverso l’organizzazione di grandi eventi, che hanno consentito di raccogliere fondi per la piattaforma.

La premiazione

  • La cerimonia organizzata dalla Fondazione Veronesi
    La cerimonia organizzata dalla Fondazione Veronesi
  • La cerimonia organizzata dalla Fondazione Veronesi
    La cerimonia organizzata dalla Fondazione Veronesi

Ma non solo. Il territorio bresciano ha dimostrato ancora una volta il suo sostegno a favore della ricerca scientifica: l’Associazione Valtrompiacuore di Gardone Val Trompia, presieduta da Mario Mari, ha deciso di finanziare le borse di ricerca del dottore Davide Capoferri e della dottoressa Alessandra Marinelli, che verranno premiati oggi alle 11 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi. I due ricercatori, finanziati dall’Associazione Valtrompiacuore e selezionati attraverso l’annuale bando pubblico di Fondazione Veronesi, lavorano entrambi in ambito oncologico.

I progetti di ricerca

Il dottor Capoferri è impegnato all’Università degli Studi di Brescia a studiare gli effetti di una specifica molecola, «Claudina 7», nella progressione e nella metastatizzazione del carcinoma ovarico. Il progetto si propone di identificare nuovi bersagli terapeutici per questa patologia così aggressiva. La dottoressa Marinelli conduce uno studio presso l’Università degli Studi di Milano, che ha lo scopo di aumentare la biodisponibilità (cioè la «quantità» effettivamente a disposizione per il corpo) delle antocianine vegetali: queste molecole hanno dimostrato un effetto protettivo nei confronti della cardiotossicità di alcuni chemioterapici. In particolare, l’obiettivo è proteggere il cuore dagli effetti collaterali della Doxorubicina, un farmaco chemioterapico con un ampio spettro d’azione su molti tumori.

Inoltre, il Rotary Club Lovere Iseo Breno, grazie ad un evento di raccolta fondi organizzato nel febbraio 2023, ha potuto finanziare la borsa di ricerca della dottoressa Francesca Corsi, anche lei tra i premiati di questa mattina all’università Statale di Milano e impegnata, all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in un progetto che mira a sviluppare e validare delle nanoparticelle (nanozimi) per aumentare l’efficacia della chemioterapia contro il tumore della prostata metastatico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.