Dopo 10 anni torna in processione il Cristo con i capelli veri

Un appuntamento radicato nella tradizione, sentito non solo dagli abitanti di Gargnano ma anche da centinaia di fedeli provenienti da tutta la provincia di Brescia e non solo. Domenica 19 ottobre, dopo dieci anni di attesa (l’edizione del 2020 era stata annullata a causa della pandemia di Covid), torna a Bogliaco la solenne processione del Crocifisso miracoloso.
Devozione centenaria
La sfilata prenderà il via alle 15 e attraverserà le vie della frazione per poi concludersi nella chiesetta davanti alla parrocchiale di san Pier d’Agrino, dove monsignor Angelo Gelmini celebrerà la Messa cantata, affiancato dal parroco don Carlo Moro. Le foto ingiallite conservate con cura dai gargnanesi, scattate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, raccontano una devozione profonda: migliaia di persone in cammino, in raccoglimento.
Anche quest’anno sono attesi oltre mille devoti al Crocifisso «con i capelli», fonte di miracoli. Numerose le grazie ricevute e custodite nella chiesetta che da secoli ospita la statua lignea del XVI secolo, giunta a Bogliaco da Mantova nel 1581.
La crescente affluenza di pellegrini, attratti dalla fama del Crocifisso, portò alla costruzione del santuario nel 1721, su progetto dell’architetto Cipriano Tacchi: i lavori furono completati nel 1734. Fu istituita anche la Confraternita della Santissima Trinità, incaricata della custodia del simulacro e dell’organizzazione delle celebrazioni religiose a Bogliaco e nelle frazioni vicine.
I capelli veri
Da allora, ogni cinque anni, la popolazione si mobilita per accogliere il Crocifisso: le case e le strade vengono addobbate con fiori freschi o di carta, secondo una tradizione tramandata per generazioni. «In ogni frazione di Gargnano – ricorda don Carlo Moro – il Crocifisso miracoloso è stato esposto e in agosto è stato portato per la prima volta anche ai fedeli di Valvestino. Quello di quest’anno è un appuntamento particolarmente sentito perché cade nell’Anno Santo». Secondo la tradizione popolare, i capelli del Crocifisso crescerebbero. «Sono capelli veri, utilizzati per rendere più realistica la statua – spiega il parroco – ma si tratta di dicerie».
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