«Ho suonato Sinatra in centro e Brescia mi ha abbracciato»

Giulia Camilla Bassi
Cristian Faro, cantante e docente, ha esordito in tv da Pippo Baudo dopo aver studiato al Marenzio: da allora scrive canzoni e insegna musica e canto
Cristian Faro
Cristian Faro
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Un pianoforte, una canzone intramontabile e la magia di una città che lo ha accolto con calore: ha raccolto centinaia di like in poche ore il video di Cristian Faro, presentatore, cantautore, talent scout e docente napoletano – oggi di base a Milano – che nelle scorse settimane ha suonato tra le vie del centro storico di Brescia una delle più celebri melodie di Frank Sinatra.

Pubblicato sul suo profilo Instagram e ricondiviso da alcune pagine locali, il filmato ha raccolto moltissimi commenti affettuosi, segno di quanto un gesto semplice e genuino possa toccare il cuore dei bresciani.

Il rapporto con Brescia

«Con Brescia si è creato un rapporto meraviglioso – racconta Faro – è una città che conosco bene: ho frequentato il conservatorio Luca Marenzio, dove mi sono abilitato in Educazione musicale. Passeggiando per il centro ho trovato un pianoforte rosso e mi sono seduto a suonare. In tanti mi hanno chiesto di tornare e io, simpaticamente, faccio un appello alla sindaca Laura Castelletti: mi metto a disposizione per creare una connessione musicale».

Il video non è un episodio isolato, ma la naturale espressione di un artista che vive la musica come missione educativa e sociale. Dopo aver esordito ospite di Pippo Baudo nella competizione di DomenicaIn «Tre per Tre» da cui uscì vincitore con il brano «Ancora ancora», da dieci anni insegna musica e canto alternando la cattedra con il palcoscenico, convinto che la scuola e l’arte siano mondi che si alimentano a vicenda.

I temi

Con la sua musica affronta temi delicati come autismo, bullismo, violenza di genere e disabilità, dando voce a chi spesso non ne ha. Con il brano «Il contagio delle idee», Cristian racconta la pace e porta la sua musica in contesti complessi grazie alla collaborazione con diverse associazioni no profit. «In questo momento storico – spiega – in cui il mondo è attanagliato dalla guerra, non voglio dimenticare le nostre battaglie quotidiane. Il contagio delle idee è un invito a prendersi per mano, per abbattere le barriere dell’indifferenza, dell’isolamento e delle discriminazioni, cantando il bello». E così la Leonessa d’Italia, con il suo entusiasmo, ha accolto un professore-cantautore che alla musica chiede non solo bellezza, ma anche responsabilità e speranza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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