Criminalità cinese, a Brescia un arresto e due denunce
È di un arresto, due denunce e una sanzione per lavoro nero il bilancio dell’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia e dal Commissariato di Desenzano del Garda, nell’ambito di un maxi intervento della Polizia di Stato contro la criminalità organizzata di matrice cinese, che ha coinvolto contemporaneamente 24 province italiane.
Coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), l’operazione ha messo nel mirino fenomeni legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e della manodopera, alla contraffazione, al traffico di droga e al possesso illegale di armi.
A Brescia
A Brescia, sono state identificate 189 persone e controllati 17 esercizi commerciali. Un uomo è stato arrestato per spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo d’armi, mentre due persone sono state denunciate per reati legati all’immigrazione. Elevata anche una sanzione amministrativa per l’impiego di lavoratori irregolari.
Il Questore di Brescia, Paolo Sartori, ha disposto la revoca dei permessi di soggiorno per gli arrestati e i denunciati, passo necessario per procedere all’espulsione dal territorio nazionale. «Il costante monitoraggio delle presenze sul territorio e le attività investigative – ha dichiarato Sartori – sono strumenti fondamentali per contrastare le organizzazioni criminali e limitarne la diffusione e l’impatto sull’ordine pubblico».
L’operazione rientra nel piano «Squadra Mobile» attivo dal 2023, che ha già colpito altri settori della criminalità, dalla devianza giovanile al gioco illegale. A livello nazionale, l’azione ha portato a 13 arresti, 31 denunce, 305 esercizi controllati, oltre 5.000 dosi di shaboo sequestrate e quasi 23.000 euro confiscati.
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