A Cimmo di Tavernole l’ambulatorio è sporco e il medico se ne va

A Cimmo, minuscola frazione di Tavernole sul Mella con 350 abitanti, il servizio di medico di base si è improvvisamente interrotto dall’1 dicembre, lasciando soprattutto gli anziani in una situazione di forte incertezza.
Il dottor Luca Mario Bernuzzi, che presta assistenza nella frazione, ha infatti sospeso l’attività denunciando «la mancata garanzia di una decente pulizia del locale», come riportato nel biglietto affisso sulla porta dell’ambulatorio medico. Lo stabile è di proprietà del Comune, che ne gestisce gli orari di apertura e chiusura, mentre le pulizie sono affidate a una cooperativa incaricata dall’ente. In attesa di una soluzione ai pazienti di Cimmo è stato indicato di rivolgersi temporaneamente agli ambulatori del capoluogo o delle vicine Pezzaze, Irma e Marmentino.
Preoccupazione
Una situazione che ha subito generato allarme, soprattutto tra chi, per età o difficoltà di spostamento, si affida quotidianamente alla presenza del medico in paese. Il sindaco Gerardo Ferri, venuto a conoscenza del problema, ha definito l’accaduto «un disguido operativo dovuto a una mancata comunicazione», precisando che l’Amministrazione «ritiene fondamentale mantenere i servizi sul territorio, in particolare quelli, come la frazione di Cimmo e la stessa Tavernole, che si stanno spopolando».
Ferri racconta di aver cercato più volte di contattare il dottor Bernuzzi nella giornata di ieri, senza riuscirci, poiché il telefono risultava spento. L’Amministrazione ha quindi diffuso una nota ufficiale con cui spiega che il sindaco è intervenuto con la massima urgenza per verificare l’accaduto.
Intervento
«Appresa la situazione e il disagio per la popolazione, siamo intervenuti immediatamente – precisa Ferri –. Non vogliamo cercare scuse inutili: quando si lavora può capitare un errore, ma in questo caso ha toccato un servizio nevralgico per la comunità». Il Comune porge inoltre «le più sentite e sincere scuse al dottor Luca Mario Bernuzzi per lo spiacevole inconveniente che lo ha costretto alla sospensione, e a tutti i cittadini di Cimmo, in particolare agli anziani, per il grave disagio e la preoccupazione affrontati».
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