Cimitero di Fornaci: lapidi rimosse senza avviso, la rabbia dei parenti

Un cittadino lamenta un errore sulle date: c’è amarezza davanti a croci staccate e vasi rotti
Le ruspe al lavoro nel cimitero di Fornaci © www.giornaledibrescia.it
Le ruspe al lavoro nel cimitero di Fornaci © www.giornaledibrescia.it
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Una questione delicata, che va oltre norme e regole. Quando si tratta di defunti, infatti, ci sono anche i sentimenti.

Al cimitero di Fornaci, nel quadrante ovest, in questi giorni sono in corso le operazioni di esumazione. All’apparenza nulla di nuovo: gli appuntamenti con i parenti sono stati fissati, così come quelli con le ditte di pompe funebri incaricate dalle famiglie, ma qualcosa nella comunicazione è andato storto. «Il 14 febbraio ho concordato l’appuntamento per il 22 febbraio per le operazioni di esumazione di mio padre - racconta un cittadino, Fausto Bertazzi -, ma sono stato avvisato da una conoscente che stavano già operando». E con una settimana di anticipo. «Ho chiamato il Vantiniano per far presente la situazione e, dopo avermi detto che l’appuntamento era per il giorno di San Faustino, hanno ammesso che forse c’era stato un errore».

I fatti

La ditta incaricata di eseguire le operazioni preliminari, propedeutiche all’esumazione, è entrata nel campo santo venerdì e ha iniziato a rimuovere le lapidi. I parenti, però, non ne erano a conoscenza: «Bastava avvisarci - dice Bertazzi scosso - che qualche giorno prima dell’esumazione sarebbero stati rimossi i marmi e che sarebbe stato meglio prendere gli effetti personali prima dell’appuntamento». Sono state staccate dalle lapidi croci, bassorilievi della Madonna e decorazioni in bronzo, nonché alcune foto, messe in una scatola (ma, pare, senza contrassegnarle con il nome) per le famiglie. Intervenendo con una ruspa, però, molti oggetti (come vasi e fotografie stampate su ceramica) sono stati rotti e ammucchiati con i marmi. Una scena che, in un momento carico di emozioni diverse, ha turbato non poco i parenti. «Come lo dico a mia madre che ha 91 anni?», si domanda Bertazzi.  Purtroppo non è la prima volta che succede. Impossibile dimenticare la vicenda del riquadro dei bambini mai nati al Vantiniano. Una vicenda finita sotto inchiesta.

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