Chiesanuova e Tarello, espulsioni e arresti dopo segnalazioni su YouPol

La Redazione Web
Partendo dall’applicazione della Polizia di Stato sono stati controllati tre esercizi pubblici, 32 veicoli e 118 persone
Denaro e droga sequestrati dalle Forze dell'ordine
Denaro e droga sequestrati dalle Forze dell'ordine
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Partendo da numerose segnalazioni, anche attraverso la piattaforma YouPol (un’applicazione della Polizia di Stato che permette ai cittadini di segnalare episodi di bullismo, spaccio di droga e violenza domestica, anche in forma anonima), la Polizia di Stato ha effettuato controlli straordinari in alcuni locali del quartiere Chiesanuova, frequentati da soggetti pregiudicati.

Denunce e allontanamenti

Nel corso delle verifiche, gli agenti della Squadra Mobile – con il supporto della Polizia Cinofila di Milano e del Nucleo Servizi della Questura – hanno denunciato un 49enne albanese irregolare con precedenti per reati contro la persona, immigrazione e droga. Un altro cittadino albanese di 48 anni, anch’egli con precedenti, è risultato privo dei requisiti per il rinnovo del permesso di soggiorno. Nei loro confronti il Questore ha disposto rispettivamente l’ordine di allontanamento dal territorio nazionale e la revoca immediata del permesso di soggiorno.

Al Tarello

Sempre ieri si è svolta, nella zona della Stazione e al parco Tarello, un’operazione che rientra nella «Alto impatto», che prevede una presenza interforze rafforzata nelle aree più sensibili. Al Tarello, un 29enne nigeriano irregolare e con precedenti per lesioni e spaccio è stato arrestato: in suo possesso 30 grammi di droga e 340 euro in contanti. Su di lui pendeva un provvedimento di obbligo di rimpatrio. Il Questore ha emesso un ordine di espulsione e un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Brescia.

Durante i controlli, l’Unità Cinofila della Polizia Locale ha inoltre rinvenuto 60 grammi di hashish nascosti in un cespuglio. Complessivamente sono stati controllati tre esercizi pubblici, 32 veicoli e 118 persone, di cui 58 stranieri: tre erano destinatari di rintracci.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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