Chiesa dei Disciplini di Sale Marasino, inizia il recupero dei dipinti

Negli ultimi anni la chiesetta cinquecentesca dei Disciplini è stata oggetto di lavori di ammodernamento, soprattutto per dotarla di impianti tecnologici utili al pubblico nello svolgimento di convegni, incontri o consigli comunali. L’ultimo restauro dei dipinti che la abbelliscono e degli stucchi in cui sono inseriti è del 1993.
Da questa settimana e fino all’estate i dipinti saranno di nuovo oggetto di cure da parte dell’Amministrazione comunale, che due anni fa li ha progettati e ne ha commissionato una manutenzione straordinaria e un risanamento per problemi di umidità, da completare con un intervento edile sugli intonaci e su parti del tetto.
L’investimento
L’investimento complessivo è di 250.000 euro, di cui 225.000 reperiti dall’ex sindaca e oggi capogruppo di minoranza Marisa Zanotti, con la collaborazione della Comunità Montana del Sebino e attraverso una bando di Regione Lombardia. Alle fasi finali dell’operazione invece ha provveduto l’Amministrazione comunale in carica guidata dalla prima cittadina Chiara Turelli, che l’ha condotta alla cantierizzazione.
L’intervento vero e proprio non prevede quindi lavori di restauro dei dipinti ma una vasta manutenzione delle opere presenti nell'abside, nella navata centrale e sulle pareti laterali, comprendendo anche la parte di soffitto in legno che occupa la parte di fondo dell’antica chiesetta, dove gli affreschi si intravedono ancora ma sono stati ormai quasi completamente cancellati dall’incedere del tempo.
Le opere
Il secolare edificio che si trova in località Curetto ospita «pitture a fresco» del pittore iseano Domenico Voltolini (1666-1746), un affresco dell’Annunciazione e una «intercessione dei Santi» del pittore esinese Antonio Guadagnini (1817-1900), fatti eseguire dalla comunità salese per un voto fatto durante l’epidemia di colera del 1855.
La pittura più antica è quella collocata nella porzione di muratura ai piedi dell’abside (dietro al vecchio altare), che raffigura Cristo legato alla colonna e flagellato, dipinta cinquecento anni fa, nel XVI secolo.
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