Cgil: «Sanità privatizzata e precaria: ridiamo dignità ai lavoratori»
«Curiamo il Lavoro», è l’iniziativa pubblica che Fp Cgil ha promosso nel piazzale degli Spedali Civili. Con un presidio informativo e un gazebo aperto a lavoratori, cittadini e utenti, l’iniziativa ha acceso i riflettori sulle condizioni critiche in cui operano quotidianamente i lavoratori della cura e delle cooperative attive all’interno dell’ospedale. Si tratta di figure fondamentali per il funzionamento della sanità pubblica, troppo spesso invisibili e penalizzate da contratti precari, carichi di lavoro insostenibili e mancanza di riconoscimento professionale. È un tema da sempre delicato, ma ora, dopo gli anni di emergenza Covid e le ripetute richieste del sindacato è diventato ancora più acuto.
Sensibilizzazione
Durante la mattinata hanno preso la parola i lavoratori della sanità, per raccontare in prima persona la realtà che vivono ogni giorno, con l'obiettivo di sensibilizzare colleghi e utenti, approfondendo i temi della mobilitazione e rimarcando proposte e richieste rivolte alle istituzioni sanitarie e ai soggetti appaltatori.
«Sono ben settemila i dipendenti del nostro ospedale civile – ha introdotto la segretaria Fp Cigil di Brescia, Nadia Lazzaroni -, cinquemila dei quali del comparto infermieri, assistenti sanitari, addetti alle pulizie, manutentori, operatori del front office, di chi si occupano del cosiddetto guardaroba e i distributori dei pasti». Un vero esercito che sollecita uno stipendio dignitoso, il riconoscimento del valore del loro lavoro e la conciliazione tra il lavoro stesso e la famiglia.
Impegno
«Non dimentichiamo – ha continuato Francesco Bertoli, segretario della Camera del Lavoro – che durante la pandemia tutti si sono scarificati per mantenere reparti e diagnostica, comprese le sale operatorie, in perfetto assetto antivirus con grande consapevolezza».
«Le liste d’attesa – hanno ribadito i responsabili dei vari settori della Fp Cgil – poi si stanno allungando in modo esponenziale e i pochi “eroici” operatori rimasti in servizio sono costretti ad affrontare un quotidiano sempre più difficile». «Chiediamo che Governo e Regioni – ha concluso il segretario Fp Cgil nazionale, Michele Vannini – prendano impegni seri e concreti sulle questioni più urgenti delle risorse».
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