Centro Gocce nel caos: il Comune di Castegnato vorrebbe smarcarsi

Federico Bernardelli Curuz-Gabriele Minelli
L’Amministrazione guidata da Turelli intende cedere la propria quota a Gussago o ai privati. A rischio il programma di rilancio
La sorte dell'impianto sta tenendo banco a Gussago e a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
La sorte dell'impianto sta tenendo banco a Gussago e a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è pace per il Centro sportivo e piscine le Gocce: il Comune di Castegnato - comproprietario (per un terzo) della struttura - potrebbe fare un passo indietro e abbandonare la convenzione.

Dopo il fallimento del gestore e una situazione debitoria gravosa per i due enti locali, Gussago e Castegnato, e nonostante da quasi un anno la nuova società Aquamore stia lavorando al rilancio della struttura - alla società è stata affidata la concessione temporanea - ora si aggiunge una nuova problematica che rischia di incrinare il lento processo di rilancio della struttura.

Passo indietro

«Castegnato sembra voglia tirarsi indietro e chiede al nostro Comune di acquisire la sua quota parte. Noi rispondiamo che il Comune non è che navighi in acque migliori rispetto a loro e che al momento non sappiamo dare una risposta perché non abbiamo un valore oggettivo, che scaturirà dalla perizia richiesta dal tribunale del fallimento. Solo allora potremo valutare il da farsi», ha dichiarato il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, lunedì sera, in Consiglio comunale, incalzato dalle domande sul futuro della struttura sportiva fatte dai consiglieri di opposizione Virginia Gualandi e Stefano Quarena.

I nodi

I due Comuni proprietari avevano fatto decadere a settembre del 2023 la convenzione con il precedente gestore e avviato delicate trattative, fondamentali per riportare a galla il centro. Mancate manutenzioni - pari a 850 mila euro - e una situazione debitoria che sfiora i 6 milioni di euro gravano infatti sulla testa dei Comuni.

Un processo di rilancio avviato da quasi un anno sta consentendo alle Gocce di rialzarsi, come ha confermato Coccoli: «Il Centro è frequentato e so che Aquamore è contenta e verrà sicuramente data una seconda proroga (la prima scade entro fine anno, ndr) per permettere loro di proseguire almeno fino ad agosto 2025. Le voci che circolano sulla questione del Comune di Castegnato che vorrebbe abbandonare la convenzione non sono un mistero, dato che l’attuale sindaco ha costruito parte della sua campagna elettorale su questo fronte. Abbiamo chiesto loro di non mettere il bastone tra le ruote almeno in questa fase e abbiamo concordato con loro l’avvio delle procedure di proroga. Non possiamo permetterci che il Centro chiuda nemmeno per un giorno».

Le conferme

Dal fronte Castegnato intanto i rumors che hanno alimentato il «caso Gocce» nella seduta del Consiglio comunale di Gussago sono stati confermati dalla nuova Amministrazione comunale, che vorrebbe smarcarsi dalla partecipazione al centro natatorio.

La sindaca Patrizia Turelli ha spiegato (in attesa delle possibili evoluzioni dei prossimi mesi) le ragioni di una scelta che pare ormai presa, per un bilancio tra costi e benefici legati a una struttura non situata sul proprio territorio: «Ero in realtà scettica già dai miei tempi in Consiglio comunale sedici anni fa - ha confermato la Turelli -. La scelta va nella direzione tracciata anche dai nostri cittadini, che non paiono apprezzare e scelgono altre strutture, magari con prezzi più vantaggiosi. Vediamo cosa succede nelle prossime settimane, ma siamo orientati, se ce ne fosse la possibilità, a cedere la nostra quota al Comune di Gussago o ad eventualmente soggetti privati che entreranno nella partita».

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