Cene di quartiere all’insegna dell’inclusione

Daniela Zorat
Dal 12 giugno in 23 rioni di Brescia. Coinvolte persone affidate ai Servizi sociali. Tutte le date
La presentazione in Loggia con i ragazzi che hanno realizzato anche i segnatavoli -  © www.giornaledibrescia.it
La presentazione in Loggia con i ragazzi che hanno realizzato anche i segnatavoli - © www.giornaledibrescia.it
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Seguendo il motto «Gustati la città», all’insegna dell’inclusione oltre che della socialità, al via dal 12 giugno le «Eco-Cene» di quartiere. Ben 23 i rioni che quest’anno aderiscono all’iniziativa, a fronte dei 18 dello scorso anno, promossa dal Comune insieme a Palcogiovani, 5R Zerosprechi, istituto comprensivo Est1 e associazione Parlar con due novità: l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Brescia (Uepe) e Hub Mazzucchelli laboratorio Polly.

Sarà coinvolta, a fianco dei volontari dei Cdq, una trentina di persone condannate che eseguono la pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa al carcere che viene definita «sanzione di comunità» e che consente a chi vi è sottoposto, di lavorare e coltivare i legami familiari e sociali. «Misura che - come spiega la dirigente dell’Uepe, Benedetta Venezia - richiede grande responsabilizzazione di chi viene ammesso e una vera volontà di cambiamento».

I coinvolti - tutti residenti in città, perlopiù maschi - aiuteranno nelle cene nei loro quartieri di residenza, proprio come «occasione di incontro e relazione - prosegue Venezia - con la comunità cui han fatto del male». Due, invece, i ragazzi tra i 15 e 21 anni (pure loro autori di reato) che con il Calabrone hanno realizzato all’Hub Mazzucchelli sessanta segnatavoli con materiali di recupero.

All’insegna della sostenibilità ambientale sono anche i bicchieri che verranno utilizzati quest’anno (insieme alle stoviglie lavabili), realizzati da un’idea di Alessandra Spreafico con i disegni degli alunni dell’ Est 1 raffiguranti il parco Ducos e il parco delle Cave (di Raffaele e Hashim), la Croce di Desiderio e un mosaico di Santa Giulia (di Elisa e Francesca), la Torre dell’orologio e la Pallata (di Tommaso e Serena).

«Questa iniziativa - ha concluso la sindaca, Laura Castelletti affiancata dall’assessore alla Partecipazione Muchetti - racconta di una città viva e vivace, che sa prendersi cura delle persone facendo comunità, come sua peculiarità». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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