Cellatica, addio al sindaco Marco Marini

È morto oggi a 69 anni, per l’aggravarsi di una malattia con la quale conviveva da tempo, Marco Marini, sindaco di Cellatica dal 2019. Un grave lutto colpisce la comunità, che perde non solo il suo primo cittadino, ma un punto di riferimento umano e morale di profonda caratura.
Nato nel 1956 in una famiglia contadina di Cellatica come ultimo di nove fratelli, Marini ha dedicato l’intera sua esistenza al servizio degli altri. Dopo il diploma da geometra, scelse l’obiezione di coscienza prestando servizio civile a «La Casetta», struttura d’accoglienza per persone con disabilità, dove trasformò quella che era una vocazione in professione, diventando educatore.
Attenzione ai fragili
La sua Amministrazione è stata caratterizzata da un progetto di crescita sostenibile per Cellatica, con particolare attenzione alle fragilità sociali e alla tutela del territorio. «Il crescere è sostenibile se non lascia indietro i più fragili» era il suo motto, incarnato in ogni azione amministrativa.
Durante la pandemia da Covid-19, Marini ha mostrato una straordinaria dedizione alla comunità, contattando personalmente oltre mille cittadini contagiati quando ancora l’Ats forniva gli elenchi. Un gesto che testimonia la sua concezione del ruolo istituzionale: non fredda burocrazia, ma presenza viva e partecipe nelle difficoltà dei cittadini.
Alla guida del Comune fino agli ultimi giorni – è stato consigliere di maggioranza e minoranza, assessore, candidato sindaco e poi sindaco per un mandato pieno ed uno in corso –, stava portando avanti progetti significativi per il territorio, tra cui la realizzazione di importanti opere pubbliche e il potenziamento dei servizi alla persone. Marini lascia il ricordo di un amministratore che ha incarnato i valori più autentici del servizio pubblico, rifuggendo da personalismi ed efficientismo fine a se stesso.
«La sua presenza costante ai funerali dei concittadini, il suo impegno nell’oratorio e nella parrocchia come catechista e animatore, la sua disponibilità all’ascolto hanno fatto di lui un esempio di come la politica locale possa essere autentico servizio alla comunità», spiegano i rappresentanti della sua Giunta, stretti in un abbraccio commosso alla famiglia Marini, alla moglie Alessandra, ai figli Emanuele e Andrea.
Continuità
Il suo stile amministrativo era improntato alla ricerca di soluzioni condivise e armoniche, «sempre guidato dalla volontà di risolvere i problemi anziché cercare colpevoli». Dal punto di vista amministrativo, la continuità è garantita: il vicesindaco, Marco Grassini, assumerà le funzioni fino alle prossime elezioni (probabilmente nel giugno 2026), mentre la Giunta procederà a una riassegnazione delle deleghe.
Il dolore
La camera ardente sarà allestita in municipio (8.30-19). La comunità piange oggi un uomo di profonda fede e grandi valori, un amministratore che ha saputo coniugare competenza e umanità, un cittadino che ha amato il suo paese fino all’ultimo respiro.
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