A Castenedolo una panchina arcobaleno contro l’omofobia

«A Castenedolo non c’è spazio per l’odio, per l’indifferenza, per il silenzio che isola e ferisce. Noi prendiamo una posizione». Con queste parole, il sindaco Pierluigi Bianchini, l’assessora alle Pari opportunità Mara Galanti e il consigliere alle Politiche giovanili Francesco Annunziata, hanno inaugurato la prima panchina arcobaleno, collocata al parco di via Pisa, per dire stop all’omofobia, alla bifobia e alla transfobia, ricordando le troppe persone che hanno sofferto e ancora soffrono per discriminazione legata al modo in cui amano.
«Lo dimostrano le troppe notizie di cronaca che ancora oggi leggiamo: insulti, aggressioni, disparità sociale. Con questo simbolo, vogliamo però anche celebrare il coraggio di chi, ogni giorno, lotta per l’uguaglianza». Richiamando il terzo articolo della Costituzione italiana, il riferimento poi è andato al fatto che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali».
Per la realizzazione della panchina arcobaleno, i giovani hanno avuto un ruolo chiave: proprio alcuni ragazzi e ragazze del territorio hanno collaborato nell’ideazione e concretizzazione della panchina che, in particolare, è stata dipinta dall’artista Martina Benedetti.
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