Castello Quistini, riapre lo scrigno delle rose a Rovato

Daniele Piacentini
Sono 1.500 le varietà presenti negli spazi verdi che sono visitabili nei fine settimana
Castello Quistini - © www.giornaledibrescia.it
Castello Quistini - © www.giornaledibrescia.it
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Lo scrigno delle rose in Franciacorta riapre i battenti tra colori, fiori, corsi green e un tuffo nella storia. A maggio e giugno, durante i fine settimana, porte aperte per le visite guidate a Castello Quistini di via Sopramura a Rovato, un gioiello storico e naturalistico che già dal ponte del 1° Maggio ha ricominciato ad accogliere gli appassionati di bellezza architettonica e paesaggistica.

Tuffo nel passato

Il pezzo forte, oltre alla fioritura delle rose tipica del periodo, è il percorso storico-botanico «Tra rose, storia e leggenda», che conduce in un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle meraviglie dei giardini e del palazzo, fatto costruire a metà del Cinquecento dal nobile Ottaviano Porcellaga come residenza fortificata sostitutiva del Castello di Rovato. Cicerone d’eccezione Marco Mazza, proprietario del Castello e progettista dei giardini, nonché esperto di rose antiche, moderne e inglesi.

Varietà

Sono ben 1.500 le differenti varietà presenti negli spazi verdi interni della struttura, con alcune chicche particolari, come le rose inglesi di David Austin, celebri per la loro bellezza senza tempo e la loro adattabilità al clima mediterraneo.

Eventi e corsi

Per gli amanti dell’arte, della botanica e del benessere, Castello Quistini da alcuni anni è diventato anche un punto di riferimento, nel Nord Italia, tra workshop, eventi e corsi decisamente fuori dagli schemi: dall’acquerello alla coltivazione delle rose, passando per la gioielleria fatta a mano, l’arte giapponese o la possibilità di realizzare passo passo il proprio terrarium. Un mix di proposte che, stando ai riscontri iniziali, sembra piacere a un pubblico sempre più vasto.

Le prime visite

«Questi primi giorni di apertura - spiega infatti Andrea Mazza di Castello Quistini - sono andati molto bene: l’afflusso è stato costante rispetto agli anni passati e il pubblico ha partecipato con entusiasmo alle visite guidate. Un’esperienza in natura, la nostra, particolarmente apprezzata, soprattutto da un pubblico in crescita, che è quello in arrivo da diverse province, in particolare dal Milanese. Il nostro pubblico, ormai, non è più infatti solo bresciano ma lombardo, segno che la proposta culturale e botanica di Castello Quistini continua a crescere in interesse e valore. Confidiamo che le prossime giornate siano di sole e ci accompagnino fino alla chiusura stagionale». Chiusura che si terrà appunto a giugno.

Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito internet www.castelloquistini.com, le omonime pagine social o scrivere una mail a info@castelloquistini.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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