Casa dei padri a Brescia: un rifugio per uomini separati in difficoltà

Nel convento di San Gaetano in via Callegari sono ospitati sette papà: il progetto è nato dopo una tragedia del 2021
L'ingresso del convento di San Gaetano in via Callegari - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso del convento di San Gaetano in via Callegari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tra i nuovi poveri ci sono anche molti padri separati. Che spesso si ritrovano a non potersi permettere un appartamento in cui vivere. Perché fuori dalla casa coniugale rimane l’impegno degli assegni di mantenimento e, per molti, anche della rata del mutuo. Il risultato è che, non poche volte, questi uomini dormono in auto o agli angoli di una strada, avvolti nei cartoni.

La «Casa dei padri»

Tra chi cerca di aiutarli c’è padre Fiorenzo Reati, francescano che gestisce, appunto, la «Casa dei padri» nel convento di San Gaetano in via Callegari in città. Attualmente nell’ala est del secolare convento, «aperto» a chi ha bisogno di aiuto dal novembre del 2021, sono ospitati sette papà. Dormono nelle stanze (otto quelle disponibili) e mangiano in mensa, vivono con i due frati e riacquistano la serenità.

Tutto nasce da una tragedia: è il 2021 quando un uomo muore proprio sulla porta d’ingresso del convento. «Era un papà, l’episodio che ci spinse ad aprire la Casa dei padri». Il progetto comincia con cinque posti disponibili dai sei ai dodici mesi, tre anni dopo le stanze a disposizione diventano otto e la permanenza degli ospiti è di due anni. Non solo: se i papà riscontrano problemi a rientrare in società è prevista una proroga.

I bisogni

L’obiettivo del progetto, nato dall’esigenza di intercettare un bisogno diffuso, è triplice: ridare respiro al dolore, alimentare la consapevolezza della paternità e tener viva la speranza. «Stiamo anche creando una rete di alloggi intorno al convento, che prevede affitti molto modesti per chi ne ha bisogno, in tal modo offriamo una nuova alternativa a chi è in difficoltà» ci ha raccontato padre Fiorenzo.

Secondo Eurispes l’80% dei padri separati non riesce a vivere con ciò che resta del loro stipendio e a partire dal 2021 separazioni e divorzi hanno conosciuto un rapido incremento toccando i livelli pre-pandemia: +36,4% per le separazioni e +32,8% per i divorzi. Sono proprio loro, i papà separati, a finire sempre più frequentemente sul lastrico. Secondo Caritas i nuovi poveri in un caso su due, circa il 45%, sono rappresentati da uomini separati o divorziati.

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