Elfi, gatti, eroi: per il carnevale bresciano gran festa a San Giacinto

Paola Gregorio
Gli oratori del sud della città si sono ritrovati a Lamarmora: maschere, coriandoli e dolcetti in una domenica di sole
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Carnevael tra principesse e supereroi
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Maschere, coriandoli, dolcetti e, naturalmente, costumi. Perché a Carnevale ogni travestimento vale. In una giornata dal sapore primaverile, all’oratorio di San Giacinto, a Lamarmora, dove si sono riuniti per una festa gli oratori del sud della città, grandi e piccini hanno scatenato fantasia e immaginazione alla ricerca del costume più originale.

I travestimenti

Una bimba ha scelto di essere un elfo. «Ho deciso io questo costume perché amo la natura», racconta. Accanto a lei l’amica, vestita da gatto-elfo. «Seguo l’elfo madre natura», dice. Dai grandi classici della principessa e dei supereroi ai personaggi dei cartoni animati più amati dai bambini, senza rinunciare a un tocco di attualità, adulti e bimbi hanno vestito i panni dei loro personaggi preferiti.

«Mi sono vestita da principe arabo perché mi sembra un personaggio di grande attualità», spiega una ragazzina. Piccoli Batman e Uomo Ragno si aggirano nel cortile, assieme a Wonder Woman e Malefica. Volano coriandoli e stelle filanti mentre dal palco parte la musica e si balla.

Allegria e balli

Quella che non deve mai mancare, però, in ogni Carnevale che si rispetti, è l’allegria. «È fondamentale», dice una signora vestita da sorriso. Dall’oratorio di Santa Maria in Silva, al ritmo dei tamburi, arrivano gli sbandieratori. I balli si fermano per ammirare i movimenti delle bandiere che volano in aria e vengono prontamente riprese.

Il Carnevale è una festa legata al mondo cattolico e cristiano, ma le sue origini vanno ricercate in epoche più remote, quando la religione dominante era quella pagana. Il rito infatti ha le sue radici nei Saturnali della Roma antica o nelle feste dionisiache del periodo classico greco, quando era lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Non solo i bambini, ma anche i grandi hanno l’occasione di divertirsi indossando costumi originali e di tornare, per alcune ore, piccoli.

Il cortile di San Giacinto si colora sempre più di coriandoli e stelle filanti, nell’aria il profumo delle frittelle preparate per la merenda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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