Capriolo, dimissioni in massa dalla Protezione civile: scontro con il Comune

Dimissioni di massa per la Protezione civile di Capriolo. Nei giorni scorsi, il paese franciacortino si è risvegliato davanti a una frattura ormai conclamata tra il gruppo dei volontari e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Vezzoli. Sedici volontari su diciannove, a cui si è aggiunto un giovane in attesa del corso base, hanno rassegnato le dimissioni con effetto immediato, mentre altri due hanno annunciato di volerli seguire. Una scelta che ha segnato un punto di non ritorno in una tensione maturata per mesi.
J’accuse
Nel loro comunicato, i volontari hanno spiegato di essersi trovati «senza una sede adeguata dopo l’alienazione dell’appartamento che da anni rappresentava la base logistica». La perdita di quello spazio – hanno scritto – «ha inciso sulla nostra sicurezza e sulla qualità del servizio, generando rallentamenti e difficoltà operative». La richiesta di un incontro formale a settembre, hanno spiegato dal gruppo guidato dall’ormai ex coordinatore Roberto Alghisi, «non ha mai avuto seguito», contribuendo a un clima di incertezza che si è aggravato nel tempo.
Nella lettera di dimissioni hanno riportato anche un episodio avvenuto il 2 ottobre: secondo la loro versione, Vezzoli avrebbe affermato davanti ai presenti «il gruppo comunale è mio e decido io», una frase che i volontari hanno interpretato come «un’ingerenza politica incompatibile con lo spirito della Protezione civile».
Servizio
Dall’altra parte, il Comune ha dichiarato il proprio rammarico per l’epilogo di questa vicenda. L’Amministrazione ha ricordato di aver individuato «una soluzione provvisoria nel magazzino comunale, con piazzale per i mezzi e uno spazio in Municipio per le riunioni» subito dopo la richiesta di liberare l’appartamento alienato. Una proposta che, però, «non è stata accolta favorevolmente né dal coordinatore né dal gruppo di volontari». La diffusione di post, articoli e commenti nei giorni successivi, secondo l’Amministrazione, «ha alimentato il conflitto e danneggiato il rapporto di fiducia». Vezzoli ha infine revocato la carica al coordinatore, decisione che è stata bollata come «non motivata» ed è stata seguita dalle dimissioni collettive.
Nelle ultime righe della nota ufficiale, l’Amministrazione ha ribadito che «è intenzione garantire comunque un servizio di Protezione civile alla comunità capriolese». I volontari, al contrario, hanno sostenuto di non essere più stati «messi nelle condizioni minime per svolgere il servizio in modo responsabile e dignitoso» e hanno fatto marcia indietro cancellandosi dal registro della Protezione civile regionale, pur rimanendo con altre realtà nell’ambito del volontariato.
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