A Capriano oltre 500 studenti studieranno all’aperto sul Monte Netto

Nel percorso di educazione ambientale sono coinvolte classi dalla primaria alla secondaria: da settembre sono previste 92 ore di didattica
Lezioni all'aperto nel territorio del Monte Netto - © www.giornaledibrescia.it
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Cinquecento studenti, 23 classi, 46 incontri per 92 ore di didattica in nove mesi. Questi i numeri del progetto di educazione ambientale del Parco agricolo regionale del Monte Netto per l’anno scolastico 2024-2025. Un impegno nato contestualmente alla sua istituzione, avvenuta nell’anno 2007, e che ha comportato non solo lezioni frontali, ma anche uscite e laboratori in classe.

In aula

Il tema proposto per l’anno scolastico che si è appena concluso è stato «Differenza tra agroecosistema ed ecosistemi naturali» declinato nei diversi per gradi in istruzione. Per la scuola primaria si è lavorato su «Esplorando il Monte Netto: alla scoperta dei segreti dell’agroecosistema e dell’ecosistema naturale» con una visita guidata nel parco, per osservare e confrontare campi coltivati e orti con boschi e prati, e laboratori creativi. Per la scuola secondaria di primo grado si è approfondito «Natura vs Agricoltura: un confronto nel Parco del Monte Netto» attraverso un’escursione con osservazioni sulle specie presenti e gli ecosistemi naturali. È stato quindi realizzato un elaborato grafico finale nel quale sono state analizzate le differenze tra agroecosistema ed ecosistema naturale.

Gli studenti delle superiori

Per le superiori, invece, ci si è concentrati su «Sostenibilità ambientale: la sfida degli agroecosistemi»: gli studenti hanno raccolto informazioni sulle pratiche agricole nel Parco del Monte Netto e sugli indicatori ambientali. Hanno studiato alcuni effetti dell’uso di pesticidi e fertilizzanti sugli agroecosistemi e sulle specie presenti; infine hanno sviluppato proposte per promuovere la biodiversità negli agroecosistemi e ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. Come elaborato finale hanno presentato un progetto dettagliato che propone strategie per rendere gli agroecosistemi più sostenibili, includendo una relazione sulle metodologie utilizzate e le conclusioni raggiunte durante il processo di ricerca.

Finanziamenti

Questi lavori sono stati finanziati anche grazie ad un bando regionale («Disposizioni attuative per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli enti gestori delle aree protette regionali» dal titolo «Territorio: una scuola a cielo aperto») al quale il Parco ha partecipato nel 2024 ottenendo 18mila euro. Ora si guarda già a settembre quando ripartirà il progetto con il tema «Relazione tra salute dell’uomo e salute dell’ambiente “one health”», con l’obiettivo di aumentare il numero dei coinvolti.

«I progetti dedicati alle scuole – spiega Flavio Bonardi, presidente del Parco – toccano temi di sostenibilità ambientale, agricoltura e correlazione tra la salute dell’uomo e dell’ambiente. L’obiettivo è far conoscere gli ecosistemi, approfondire la complessità delle relazioni tra agroecosistemi ed ecosistemi naturali, analizzando l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente e proponendo soluzioni sostenibili».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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