Caccia di notte nei boschi di Casto: denunciato bracconiere 33enne

Durante un’operazione serale, la Polizia provinciale di Brescia ha intercettato un 33enne di Briale appostato nei boschi con attrezzatura da caccia vietata. Sanzione e denuncia penale per armi modificate e proiettili illegali.
I sospetti di bracconaggio nella zona di Paìsego, nel comune di Casto, si sono rivelati fondati. Dopo il ritrovamento di un capriolo abbattuto nei giorni scorsi, la Polizia Provinciale di Brescia aveva deciso di intensificare i controlli. Lunedì sera intorno alle 21, gli agenti del distaccamento di Vestone hanno sorpreso un uomo appostato nel bosco, pronto a colpire selvaggina come cinghiali, cervi o caprioli.
Il bracconiere
Il soggetto, un 33enne residente a Briale, era equipaggiato come un professionista del bracconaggio: carabina con silenziatore, ottica termica, munizioni illegali, coltelli, corde, sacchi e strumenti per la macellazione sul posto. Con sé anche fototrappole, una termocamera e un telemetro per la caccia notturna.
In seguito a un controllo presso la sua abitazione, sono emerse ulteriori irregolarità. L’uomo è stato sanzionato con una multa da 360 euro per aver cacciato in orario non consentito e senza aver compilato il tesserino venatorio. Inoltre, è scattata la denuncia penale per possesso di arma modificata con silenziatore e per le cartucce non denunciate. L’intero materiale, inclusa l’arma e le munizioni, è stato posto sotto sequestro e consegnato all’Autorità Giudiziaria.
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