Andrea Terzi, 100 km di corsa con il «compagno diabete»

Stavolta, Andrea Terzi si è superato: il 43enne palazzolese di casa a Capriolo è riuscito a portare a termine la 100 km del Passatore, una gara podistica di elevatissima difficoltà, specialmente per una persona che come lui è affetta da diabete Mellito di tipo 1. Partito da Firenze e arrivato a Faenza dopo cento chilometri corsi di giorno e di notte, Andrea ha coronato un sogno coltivato a lungo e preparato con estrema attenzione. Il percorso verso il traguardo è iniziato a gennaio, con un lavoro meticoloso al fianco di una professionista sportiva specializzata in strategie per atleti con diabete.

Le maratone

Due maratone – quella di Brescia e quella di Milano – sono state tappe intermedie fondamentali. Alla seconda ha partecipato insieme alla Fondazione Italiana Diabete, sostenendo la ricerca scientifica. Ad aprile, un infortunio durante un allenamento da 60 km ha costretto Andrea a fermarsi per due settimane, ma la determinazione ha avuto la meglio. Il 24 maggio, alle 15, si è presentato al via della sua prima ultramaratona. «Il diabete non deve essere un limite, ma un compagno di viaggio – racconta –. Se gestito bene, ti permette di superare anche i tuoi limiti». E così è stato.

La gara

Durante la gara, Andrea, ha assunto circa 195 grammi di carboidrati, monitorato la glicemia ogni venti minuti e attivato la modalità easy-off del microinfusore. Anche quando il sensore glicemico ha smesso di funzionare nel finale, la gestione manuale è stata impeccabile. Ha concluso alla posizione 898 su oltre 3.500 partecipanti. Un’impresa sportiva e personale. Un messaggio potente per chi convive con il diabete: con preparazione, metodo e fiducia, anche le sfide più ardue si possono affrontare. «Non riesco a capacitarmi di quello che ho realizzato – ha commentato Terzi –. Continuo a ricevere messaggi di apprezzamento; conscio che è stato un percorso lungo e impegnativo, che è andato a coronare un sogno che avevo da tempo. Non solo per me, ma anche per dimostrare che diabete e sport sono compatibili».