«InsuperAbile»: la staffetta per l’inclusione da 460 km
Il movimento come strumento di benessere che aggrega le persone. Il cammino e il ciclismo come mezzi per superare tutte le barriere, fisiche e mentali, offrendo un’esperienza che unisce sport e solidarietà. Questo lo spirito di «InsuperAbile», la staffetta dell’inclusione giunta alla quinta edizione e che prenderà il via il 22 agosto per concludersi il 30, lungo un percorso di 460 chilometri da Brescia a Livorno, attraverso tre regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Toscana), seguendo il Cammino di Santa Giulia (protettrice di braccia, mani e gambe), che coinvolgerà persone con disabilità e non, che per i primi cinque giorni si muoveranno in bici e poi, alla tappa di Lucca, daranno il cambio a chi andrà a piedi. E chi vorrà potrà aggregarsi.
L’edizione
Ad organizzare questa quinta edizione di un viaggio speciale che negli anni ha coinvolto 350 partecipanti provenienti da tutta Italia e con sei diversi ambiti di patologie e disabilità, appartenenti a 15 associazioni, lungo oltre 3700 chilometri «macinati» in cento giorni di cammino complessivi, sono la Lamu – Libera Accademia del Movimento Utile –, Rosa Running team del dottor Gabriele Rosa, con il supporto delle associazioni «Se vuoi puoi» e «PedalAbile», insieme ad altre realtà e con un ampio sostegno istituzionale.
A cominciare dal ministero della Disabilità la titolare del quale, Alessandra Locatelli, alla presentazione dell’appuntamento, ha salutato i partecipanti in un videomessaggio e ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa «che ha tanto da trasmettere». A nome del Comune, ieri in Loggia, è intervenuto il consigliere Luca Pomarici che ha ricordato come già il nome dato alla staffetta, «InsuperAbile», dia «già il senso di un significato profondo dell’evento, testimonianza fattiva dei valori dello sport e dell’inclusione». Media partner è l’Editoriale bresciana, ecco anche perché ad introdurre i relatori alla presentazione dell’appuntamento c’era Maddalena Damini, direttrice artistica.
Le voci dei partecipanti
«Mi sento libero» diceva un ragazzo nel video riassuntivo delle quattro edizioni precedenti, mostrato al pubblico nella sala del Consiglio comunale, cuore della vita politica della città. E liberi si sentiranno i partecipanti che pedaleranno e cammineranno sempre assistiti e mai da soli, grazie ad una attenta organizzazione. «Ho scoperto le potenzialità del camminare – ha affermato il dottor Rosa – che è davvero per tutti e che unisce le persone». Accanto a lui Mariella Faustinoni di Lamu, Maria Luisa Garatti di «Se vuoi puoi» e Roberto Dalla Pellegrina di PedalAbile, insieme ad un nutrito numero di giovani che hanno affrontato una tappa zero della Staffetta: dalla chiesa di Santa Giulia al Prealpino fino al museo cittadino e poi a Palazzo Loggia.
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