Rifiuti, Arera cambia le regole: entro il 2028 bollette in aumento

Barbara Fenotti
Lo scenario delinato in Commissione comunale: un rincaro dell’1,5% più la quota per la riorganizzazione
La raccolta. Una foto d’archivio
La raccolta. Una foto d’archivio
AA

Un aumento attorno all’1,5% più la quota legata alla riorganizzazione del servizio: è questo, al momento, lo scenario più realistico per l’evoluzione della tariffa rifiuti a Brescia nei prossimi anni. Una prospettiva ancora da definire nei dettagli, ma abbastanza chiara da diventare il punto di partenza della Commissione comunale che ieri ha approfondito l’Mtr-3, il nuovo metodo tariffario approvato da Arera e destinato a riscrivere il quadro regolatorio dal 2026 al 2029.

Un passaggio tecnico che inciderà direttamente sulle bollette dei bresciani e che, come ha ricordato l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi, «diventerà vincolante nel 2028: per questo diventa fondamentale capire sin da ora quali obblighi ricadranno su Comune e gestori».

La regolazione Arera si basa sul Piano economico-finanziario che ogni Comune deve approvare e che definisce i costi effettivi del servizio, dai quali deriva poi la tariffa. Dal 2026 si entrerà nel terzo periodo regolatorio, con un sistema aggiornato che introduce limiti alla crescita tariffaria, premi legati alla qualità e alla differenziata, criteri più stringenti sui costi ammissibili e tariffe più precise per gli impianti di trattamento. A Brescia il servizio coinvolge più attori: Aprica per la gestione operativa e per gli impianti e il Comune per le attività legate all’utenza e ai crediti di difficile riscossione.

Ciascuno deve elaborare la propria parte di Pef, da cui si parte per comporre il valore complessivo. La base numerica resta quella dell’attuale Pef, circa 37 milioni di euro, sulla quale pesano due variabili principali: l’adeguamento Istat, stimato intorno all’1,5% in un contesto di inflazione e la riorganizzazione del servizio, oggi in fase di check up rispetto al modello introdotto nel 2015 e necessaria per raggiungere gli obiettivi posti dal Piano regionale rifiuti 2027. Si tratta - è stato sottolineato - di costi non ingiustificati ma richiesti dal percorso di aggiornamento del servizio, soprattutto considerando che Brescia parte da livelli tariffari particolarmente contenuti. «Siamo ancora nella fase di raccolta e costruzione dei dati - ha spiegato l’assessore Marco Garza - e al momento non abbiamo elementi definitivi». La discussione proseguirà nelle prossime settimane in vista dell’entrata a regime delle nuove regole previste dal 2028.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...