Gli studenti del Rinaldini di Ghedi a scuola di educazione finanziaria

Umberto Scotuzzi
Riconoscere e superare gli stereotipi di genere, favorendo una cultura economica e sociale inclusiva: questo l’obiettivo di «Contiamo pari» di FEduF, promosso da Bcc Agrobresciano
Giovanna Boggio Rebutti, direttrice generale di FEduF
Giovanna Boggio Rebutti, direttrice generale di FEduF
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Educare le nuove generazioni a riconoscere e superare gli stereotipi di genere, favorendo una cultura economica e sociale inclusiva: è questo l’obiettivo del progetto «Contiamo pari» di FEduF (ABI), promosso sul territorio da Bcc Agrobresciano in collaborazione con l’istituto comprensivo «Rinaldini» di Ghedi.

Nei giorni scorsi, gli esperti di FeduF e della Bcc, che ha sede in piazza Roma a Ghedi, hanno organizzato gli incontri di educazione finanziaria con circa 350 studenti (tra studenti del primo anno della scuola secondaria di primo grado e alunni delle classi quinte della scuola primaria), affrontando argomenti legati all'autonomia, alla sostenibilità e all’uguaglianza, fondamentali per costruire un futuro responsabile e privo di disparità.

Il progetto

Il progetto ha previsto lezioni interattive, stimolando riflessioni profonde e il dialogo tra gli studenti, con l’intento di analizzare gli stereotipi di genere che influenzano la cultura economica e sociale fin dall’infanzia. «Contiamo pari» si inserisce nel programma di iniziative sociali e culturali di Agrobresciano, in linea con gli obiettivi ESG della capogruppo ICCREA Banca con l’obiettivo di promuovere una crescita consapevole e responsabile nel territorio.

Gli obiettivi

Come sottolinea il direttore generale dell’istituto di credito, Giuliano Pellegrini: «Perseguire il miglioramento delle condizioni economiche, morali e culturali della nostra comunità, promuovere lo sviluppo della cooperazione, l’educazione al risparmio e alla previdenza e favorire la crescita responsabile del territorio è lo scopo che guida il nostro operato quotidiano, come dichiarato nello statuto sociale del nostro Credito Cooperativo – continua –. Ogni giorno perseguiamo con serietà e impegno questi obiettivi per sostenere non solo la crescita economica ma anche la crescita sociale. Reputo che educare i nostri giovani, sin da piccoli, a riconoscere e superare gli stereotipi di genere, sia condizione necessaria per favorire lo sviluppo di una cultura economica condivisa e di un atteggiamento inclusivo, creando così le condizioni per un futuro più sostenibile».

«Non è mai troppo presto per affrontare insieme alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi il tema della parità di genere – ricorda Giovanna Boggio Rebutti, direttrice generale di FEduF (ABI) – non solo perché di estrema attualità, ma anche per le ripercussioni dirette sull’economia: colmare il divario di genere è fondamentale per garantire una crescita economica inclusiva e sostenibile. Ci aspetta quindi un grande lavoro dal punto di vista del cambiamento culturale ed è a questo obiettivo che risponde l’attività avviata da FEduF, grazie ad Agrobresciano nelle scuole del territorio». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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