Pride sabato a Campo Marte: è già polemica
Alla vigilia della conferenza stampa dell’edizione 2025 del Brescia Pride che si terrà il 6 settembre in Campo Marte sono comparsi alcuni manifesti di aperto dissenso alla manifestazione «per l’uguaglianza, i diritti civili, l’autodeterminazione e la giustizia sociale» organizzata dall’omonimo comitato.
Campo Marte è il luogo scelto per quest’anno: il parco diventerà il fulcro attorno al quale si svolgeranno tutte le iniziative che si susseguiranno dalle 12 alle 21 e sarà da lì che partirà il corteo che attraverserà poi la città.

La manifestazione è aperta a tutti e tutte: ci saranno punti ristoro, interventi pubblici e politici, performance, un queer market, ma anche un camper per vaccinazioni (come quella contro il Papilloma virus) e un punto informativo sulla salute sessuale in collaborazione con gli Spedali civili di Brescia.
Proteste e reazioni
Nelle prossime ore durante la conferenza stampa verrà presentato il percorso del corteo (che parte da Campo Marte e arriva allo stesso punto, passando per via dei Mille e piazza Vittoria) insieme a tutte le iniziative collaterali.
Nel frattempo nella notte sono apparsi tre striscioni di protesta: a Campo Marte, in zona Prealpino e sulla cancellata dell’istituto Tartaglia. Tutti recitano «No gay pride».
«Le scritte apparse nella notte a Campo Marte e i manifesti attaccati abusivamente in città sono inaccettabili e profondamente lontani dai valori che Brescia rappresenta», ha dichiarato la sindaca di Brescia, Laura Castelletti. «Non possiamo e non dobbiamo permettere che l’odio e l’intolleranza trovino spazio nella nostra città – ha aggiunto –. Il pride nasce dal lavoro quotidiano di chi, in tutti gli altri 364 giorni dell’anno, si impegna per costruire una cultura civica fondata sul rispetto, sulla valorizzazione delle differenze e sulla tutela dei diritti. Saremo al pride con la consapevolezza che la democrazia vive attraverso la partecipazione e l’affermazione dei diritti di ogni persona. A chi sceglie l’oscurità rispondiamo con la luce delle strade, con la forza della comunità e con la fermezza dei nostri valori. Chi pensa di spaventarci o dividerci si sbaglia – ha concluso Castelletti –. Nessuna propaganda d’odio fermerà il cammino verso una società più giusta, più libera e più accogliente».
Avs e Azione
Già questa mattina era arrivata la risposta di Luca Trentini, segretario provinciale di Sinistra italiana e Avs Brescia: «Il pride sfila alla luce del sole. E manifesta con orgoglio», scrive lui. «Omofobi e fascisti devono agire di notte. Giustamente, perché il loro messaggio va relegato alla categoria della vergogna. Sabato saremo in tante e tanti a manifestare per una società più giusta e inclusiva. Non ci facciamo spaventare né mettere in discussione da chi, con la scusa del mitologico gender, vuole farci regredire in una deriva orbaniana. Brescia è e rimane una città che riconosce le differenze come ricchezza e le famiglie, tutte quante, come valore sociale».
Anche Fabrizio Benzoni, deputato di Azione, ha voluto ribattere: «Gli striscioni omofobi apparsi oggi a Brescia sono un gesto vile e inaccettabile, che condanniamo con fermezza. Chi pensa di intimidire una città aperta, democratica e accogliente si sbaglia di grosso: il pride si farà, e sarà una festa di libertà, diritti e rispetto per tutte e tutti che vedrà a Campo Marte migliaia di cittadini, giovani e anziani, famiglie e bambini, in una giornata caratterizzata dai colori e dall'inclusione».
Pd e Cinque stelle
Per Paola Pollini, consigliera regionale di M5s in Lombardia, «la scritta contro il pride puzza di intolleranza e vigliaccheria. Al contrario di chi nel buio appende uno striscione, noi sabato pomeriggio saremo presenti per manifestare, insieme a tutti coloro che vorranno partecipare, che inclusione, libertà e rispetto reciproco sono l’unica risposta possibile all’ignoranza di preferirebbe tornare indietro da solo, piuttosto che andare avanti insieme».
Duro anche il Pd: «Le scritte sono un atto vergognoso e inaccettabile. Non sono solo un’offesa alla comunità Lgbtqia+, ma un attacco ai valori fondamentali della nostra democrazia: il rispetto, la libertà, l’uguaglianza», affermano in una nota congiunta Silvia Roggiani, segretaria regionale del Partito democratico in Lombardia, e Michele Zanardi, segretario provinciale del Pd a Brescia. «Chi si nasconde dietro scritte anonime e messaggi d’odio dimostra solo debolezza e paura».
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