Brescia Pride, in 15mila al corteo per le vie della città

È partita da Campo Marte la manifestazione che promuove le istanze della comunità LGBTQIAPK+. Tanti i sostenitori arrivati anche da tutta la provincia
Brescia Pride, in quindicimila in corteo
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Atteso da alcuni, stigmatizzato da altri, contestato o difeso, di una cosa si può star certi: il Brescia Pride non ha lasciato indifferente la città. E dopo una vigilia infuocata, il giorno della sesta edizione della manifestazione che promuove le istanze della comunità LGBTQIAPK+ è infine arrivato.

In migliaia si sono ritrovati a Campo Marte, luogo di partenza e di arrivo del corteo – a cui hanno partecipato quasi 15mila persone – nonché casa dalle 12 e fino a sera delle varie attività collegate (festa finale in Carmine), per «contribuire attivamente a un mondo, e una città, che accolga, rispetti e tuteli ogni persona – spiegano gli organizzatori –. Il Pride non è una festa neutra, non è folklore da vetrina, non è una parata da addomesticare. È rabbia, è memoria, è lotta, è rivendicazione».

Il corteo del Brescia Pride

I sostenitori

Innegabile però il carattere estetico e festoso di chi ha scelto di scendere in strada, con il fiume di persone – tra cui anche la sindaca della città, Laura Castelletti – che è partito alle 16 in direzione San Faustino, via Dante, via dei Mille e poi ritorno. Dietro ai carri che percorrono le vie di Brescia, tra musica, spettacoli ed esibizioni di ogni genere, il popolo del Pride è variegato, multiforme. Perché il mondo LGBTQIAPK+, come condensato nel difficile acronimo, è un riflesso della comunità stessa: poliedrica, fluida, a volte persino contraddittoria. Una comunità quindi sempre varia. E non sola. Tanti infatti i sostenitori delle istanze portate in corteo ma fuori dalla galassia LGBTQIAPK+, con persone giunte da tutta la provincia di Brescia e non solo: singoli, gruppi di amici, famiglie e tanti bambini.

Colori squillanti la fanno da padroni e le mise, meno appariscenti di quanto si possa pensare fatti salvi alcune ovvie eccezioni (dal look rosso/nero Total leather a trucchi e maschere assortite), permettono alla fantasia di lasciarsi andare. Detto ciò però ad essere centrale è sempre è il carattere politico della giornata.

Momento politico

  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride
    Anche i sindaci e altri amministratori locali hanno partecipato al Brescia Pride - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it

Perché gli organizzatori della giornata, con il comitato che raggruppa numerose associazioni e collettivi (Casa delle Donne, Arcigay, Cgil, Medici senza frontiere, Extinction rebellion e Famiglie arcobaleno solo per citarne alcune) lo ribadiscono più volte: il Pride è un momento politico, «che vuole denunciare le diverse forme di discriminazione e marginalizzazione contro le quali continuiamo a lottare, celebrando al contempo la nostra esistenza».

Ecco quindi messaggi antifascisti, antirazzisti, antispecisti, a favore di ambiente e salute – presente l’Asst Spedali Civili di Brescia e l’Ordine degli psicologi della Lombardia, oltre che l’Università degli Studi di Brescia –, e per l’integrazione di persone con disabilità (questo lo scopo della zona bianca dentro Campo Marte). Non mancano richiami contro la guerra e a favore del popolo palestinese, così come messaggi di solidarietà al centro sociale Leoncavallo di Milano recentemente sgomberato.

La politica

E poi c’è la politica, di partito e istituzionale. Presenti infatti anche tanti sindaci con fascia tricolore e amministratori della provincia accorsi dopo il patrocinio dato dai loro Comuni, a cominciare da quello di Brescia.

«La nostra è una città aperta a tutti, attenta a tutti, sensibile, che non lascia che le persone si sentano escluse - le parole della sindaca Laura Castelletti, in prima fila al corteo -. Questa è l'occasione non solo per dire che si resiste sui diritti oggi messi in discussione, ma per presentare un modello di città inclusiva, dove tutti possano vivere felici indipendentemente da chi amano».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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