«Brescia Partecipa»: 500mila euro l’anno per progetti nei quartieri

Daniela Zorat
Le risorse per tre anni saranno impiegate per finanziare progetti proposti direttamente dai cittadini attraverso i Cdq. Assemblea di avvio il 19 maggio all’Urban Center
Un dettaglio dei cartelloni affissi in città - © www.giornaledibrescia.it
Un dettaglio dei cartelloni affissi in città - © www.giornaledibrescia.it
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Murales, rinnovo di aree verdi, riqualificazione di un edificio pubblico o attività inerenti il Piano Aria e clima. Tutti interventi «che cambieranno la qualità del vivere dei cittadini nei loro quartieri» come ha tenuto a precisare la sindaca Castelletti nel presentare il primo Bilancio partecipativo della Loggia – così come approvato all’unanimità in Consiglio comunale nel 2024 – che stanzia 500mila euro in conto capitale per tre anni, per sostenere e promuovere progetti che saranno presentati direttamente dai cittadini attraverso i Cdq.

Brescia partecipa

Il nome è di per sè significativo: «Brescia Partecipa», e si tratta di un «bilancio che fa parte del metodo di governo della città e del Dna della nostra amministrazione», ha proseguito la sindaca affiancata dagli assessori interessati Valter Muchetti (con la dirigente del Settore Partecipazione Cristina Albertini), Mauro Garza (Bilancio), da Gaia Cama che ha elaborato un’apposita «identità visiva» che caratterizzerà ogni intervento, insieme a Rossella Prestini a capo del Settore comunicazione che informerà sui diversi passaggi dell’iter. Il mezzo milione di euro annuo per i prossimi tre anni sarà suddiviso in 100mila euro per ognuna delle cinque zone della città; saranno approvati due progetti per zona, fino a coinvolgere tutti i 33 quartieri nell’arco dei tre anni. E i quartieri fino a 6mila abitanti potranno presentare progetti fino a 40mila euro di spesa, quelli oltre i diecimila abitanti fino a 60mila euro.

Nulla vieta, anzi, sarebbe auspicabile, che più Cdq si possano accordare per presentare progetti insieme, lavorando in sinergia così come fatto con il bando Cultura di prossimità. Le idee saranno raccolte nelle assemblee e poi i progetti saranno presentati in workshop a settembre. Gli elaborati saranno valutati nella loro fattibilità e ammissibilità, «messi a terra», ed entro il mese di ottobre saranno definiti i progetti procedibili.

«Come Partecipazione assisteremo i Cdq in ogni passaggio» ha rassicurato Albertini. In caso di più progetti presentati sarà una commissione tecnica a valutare quale adottare, ma nulla vieta che l’idea scartata possa esser ripresentata l’anno successivo, con elasticità. «Il primo anno sarà sperimentale - ha aggiunto Muchetti -, anche se ci siamo ispirati ad altre esperienze come quelle di Padova, Bologna o Parma». «Brescia Partecipa» sarà illustrato ai Consigli di quartiere lunedì prossimo, 19 maggio

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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