Nel Bresciano oltre 1.300 bresciani frequentano le serali

Tornano a casa dal lavoro, preparano lo zaino e si dirigono a scuola. Questa la routine che accomuna gli oltre 1.300 studenti bresciani che frequentano un corso serale. L’età degli iscritti varia dai 17 ai 60 anni, ma ad accomunarli è la forza di volontà, il senso di sacrificio e la voglia di riscatto. Questi percorsi sono pensati per chi non può seguire i corsi diurni, per motivi di età, lavoro o famiglia, ma vuole conseguire il diploma o una qualifica professionale.
Gli studenti si possono dividere in due macrocategorie: c’è infatti chi ha abbandonato da poco il diurno e ha circa 20 anni e chi ne ha 40-50 ma riprende gli studi per ampliare la propria carriera.
Gli indirizzi
In totale a Brescia sono 15 gli istituti che offrono questo tipo di servizio, 8 in città e 7 in Provincia. La scelta di indirizzo è vasta: si passa dall’amministrativo al meccanico ed elettronico fino all’industriale e ai servizi. A Brescia tra i corsi serali con più richieste d’iscrizione nell’ultimo anno troviamo l’Istituto Benedetto Castelli con circa 200 iscritti, a seguire l’Abba Ballini con 180, e il Tartaglia Olivieri con 120. Numerosi anche gli studenti che decidono di seguire i corsi proposti dagli altri istituti cittadini (Mantegna, Gambara, Sraffa, Fortuny e Moretto). Ma anche in provincia c’è vasta scelta: a Chiari c’è infatti l’istituto Einaudi, a Leno il Capirola, il Pascal è a Manerbio, e poi gli istituti Don Milani a Montichiari, Battisti a Salò, Falcone a Palazzolo e Olivelli Putelli a Darfo.
I corsi non hanno un numero chiuso, tuttavia per entrare ogni iscritto deve prima affrontare un colloquio conoscitivo e fornire un bilancio delle proprie competenze, che aiuterà a redigere il suo percorso formativo individuale e ad inserirlo in un gruppo di pari livello. Sono riconosciute le conoscenze già conseguite in ambito scolastico (competenze formali) e in quello lavorativo o personale (non formali e informali).
Funzionamento
Molti corsi sono divisi in tre periodi: il primo corrisponde al biennio del diurno, il secondo equivale alla terza e quarta superiore e infine c’è il terzo periodo in cui gli studenti si diplomano. Le lezioni si svolgono dalle 17-18 fino alle 22 circa, in modo da agevolare anche i lavoratori. Contattando i diversi istituti si scopre che la percentuale di studenti che inizia e poi conclude il percorso è piuttosto elevata, circa l’80-90%.
Tra le realtà serali bresciane nate da poco c’è l’istituto professionale di Stato Piero Sraffa, con indirizzo sociosanitario. Il corso si svolge in 3 anni e al termine viene rilasciato un diploma che consente l’accesso all’università. Durante quest’anno scolastico le porte dello Sraffa si sono aperte a 57 corsisti, e in 24 studenti si stanno preparando in questi giorni per affrontare l’esame di maturità. «La nostra prerogativa è quella di valorizzare e non disperdere le loro conoscenze – racconta Maurizio Quartini, coordinatore educazione adulti all’istituto Piero Sraffa –. Ad esempio, chi ha vissuto all’Estero e ha raggiunto una competenza linguistica elevata può ricevere una riduzione del monte ore da seguire in quella determinata disciplina linguistica. Il nostro obiettivo è fornire competenze e instaurare relazioni positive».
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