Costalunga, faccia a faccia con i ladri armati: «Ti spariamo»

Attimi di terrore per una donna del quartiere di Brescia: si è accorta del furto nell’abitazione di alcuni vicini e si è trovata di fronte i malviventi
Una pistola
Una pistola
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Non ci sono dubbi. Quella che le hanno puntato contro era una pistola. Proverà la Polizia di Stato a capire se vera oppure giocattolo. E anche le parole che hanno usato sono di quelle da lasciare impietriti: «Ti spariamo». Abbastanza da farsi prendere per qualche istante dal terrore che immobilizza. Lei non si è mossa ma ha annotato mentalmente ogni dettaglio e poco più tardi, seppur scossa, ha fornito alle pattuglie una dettagliata descrizione di quanto ha visto, prima di abbandonarsi ad un lungo sfogo sui social con cui mettere in guardia i vicini ed esorcizzare la paura che evidentemente ha provato.

L’accaduto

Sequenza da incubo quella vissuta sabato sera da una cinquantenne di Costalunga che, attorno alle 21.30, si è accorta che nella villetta dei suoi vicini stava accadendo qualcosa. Siamo nelle vie laterali della strada principale, quelle che prendono il nome dalle valli del Trentino e dell’Alto Adige.

«Ho sentito delle voci in giardino, uomini dell’est che parlavano. I miei vicini erano appena usciti per cena. In sottofondo sentivo anche il rumore di un trapano».

Mentre il marito si mette al telefono con il numero di emergenza, la moglie sale al primo piano. Le due villette sono adiacenti, dalla finestra di una camera vede distintamente dei grossi sacchi in giardino, tre uomini vestiti di nero che illuminano le stanze con le torce. «Ho spalancato la finestra e mi sono messa a urlare "Polizia! Polizia! Polizia!". Uno di loro ha chiamato gli altri, si sono parlati in una lingua che secondo me era albanese. Poi quello che mi aveva visto ha messo il braccio fuori dalla finestra, mi ha puntato la pistola, era a meno di due metri da me». E poi la frase: «Ti spariamo. E domani torniamo qui». La signora ha continuato a urlare mentre altri vicini si affacciavano alle finestre. I tre hanno scavalcato la ringhiera e, attraverso i giardini, sono scappati verso la collina.

L’intervento

«In cinque minuti sono arrivate le pattuglie della Polizia, li hanno cercati dappertutto, ma sono spariti».

Sulle prime si è pensato che la banda potesse aver trovato rifugio nel bosco a ridosso della zona residenziale. Con le torce accese i poliziotti hanno verificato se tra gli alberi ci fosse qualcuno nascosto. Non hanno trovato persone ma solo le tracce di qualche passaggio e sono tutti elementi che devono essere analizzati nel dettaglio.

I precedenti

Quello dell’altra notte è solo il più recente dei raid di ladri d'appartamento nell’elegante zona residenziale alle porte della città.

Lo scorso anno il fenomeno aveva fatto registrare picchi preoccupanti tanto che i residenti, per voce del Consiglio di quartiere, avevano chiesto l’aumento delle misure di sicurezza a tutti i livelli, con maggiori passaggi delle pattuglie di polizia e carabinieri e l’installazione di nuove telecamere.

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