Le bancarelle del riuso per dare nuova vita a vestiti, giochi e libri

Paola Gregorio
Il Mercatino del riciclo si è tenuto ieri a Brescia, al Carmine, lungo via Battaglie e Nino Bixio
  • In Carmine la giornata del riuso
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Colorato, allegro, sostenibile. Ci sono vestiti, scarpe, borse, accessori, giocattoli, libri e vinili. La giornata è calda e soleggiata e lungo via Battaglie e via Nino Bixio fino allo spiazzo davanti alla elementare Calini, i centocinquanta banchi del Mercatino del riuso e del riciclo organizzato dall’associazione culturale Carminiamo sono l’occasione imperdibile per scovare cose che possono avere una nuova vita a prezzi mini. L’idea è non sprecare le risorse: ciò che non serve più a noi, può servire ad altri; e ciò che non serve più ad altri, può servire a noi. Il mercatino è affollato, tanta gente cammina tra le bancarelle alla ricerca del pezzo d’occasione. Una ragazza vende bigiotteria vintage degli anni Cinquanta e Sessanta e foulard appartenuti alle nonne. Una signora ha acquistato da lei una ghirlandina e sta valutando dei cucchiaini d’argento. Ad un’altra bancarella una ragazza ha portato i vestiti che non mette più. «È anche un modo per liberare l’armadio».

Non mancano le cose fatte a mano. «Realizzo oggetti all’uncinetto e vendo abiti usati miei e delle mie amiche», ci racconta un’altra signora. «È in mercatino che mi piace moltissimo perché c’è un passaggio eterogeneo per età e per stile. È un’ottima opportunità per ridare vita alle cose», commenta. Su un altro banco ci sono giocattoli per bambini «Sono dei miei figli», spiega la mamma che li vende.

Passaparola

Per chi è habitué dei mercatini dell’usato funziona il passa parola. «Le amiche sanno che facciamo i mercatini e ci danno le loro cose – raccontano due signore –. Ci è sempre piaciuto il mondo del riciclo ed è la quarta volta che veniamo qui». Davanti alla Calini due ragazzi vendono vestiti vintage e accessori: parte del ricavato sarà donato al Laboratorio di salute popolare di Bologna che offre cure gratuite a chi non può permettersele. Un banco espone il cartello «Moda sostenibile. Bellezza accessibile».

Mamma e figlia hanno portato abiti che non indossano più. «Ci piace anche scambiarci i vestiti anche in famiglia – spiegano –. Siamo riuscite a partecipare a questo mercatino e non è facile perché ci sono parecchie richieste». Gli alunni della Calini hanno pensato ai bimbi di Gaza: il ricavato della bancarella della scuola va ai piccoli della Striscia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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