Brescia ospiterà l’Adunata nazionale degli alpini nel 2027

È ufficiale: la 98esima Adunata nazionale degli Alpini – nel maggio del 2027 – sarà a Brescia. Lo ha deciso questa mattina a Milano il Consiglio nazionale dell’Associazione nazionale alpini.
Un evento che mancava nella nostra città dal 2000: un ritorno molto atteso in tutte le contrade della provincia, nei cui 205 Comuni esistono ben 285 Gruppi alpini, riuniti nelle tre Sezioni di Brescia, Salò-Monte Suello e Vallecamonica, con oltre 22mila iscritti.
Nel corso degli anni l’Adunata è stata sospesa solo tra il 1941 e il 1947 per la guerra, nel 1950 per la coincidenza col Giubileo e nel 2020 e 2021 per il Covid. Le città che l’hanno ospitata già 6 volte sono Genova, Torino e Trieste, seguite da Udine, Trento e Roma con 5. Unica oltremare fu quella di Tripoli del 1935.
Condivisione e fratellanza
Col trascorrere dei decenni l’Adunata ha sempre più assunto il carattere di una grande e pacifica occasione di condivisione di fratellanza e spirito di servizio degli alpini, che convengono da tutto il mondo per celebrare in amicizia questi valori. È un momento inimitabile a cui nessuna penna nera, se può, rinuncia, tanto è carico di significati e sentimento.
Inevitabilmente, in epoca moderna l’Adunata ha assunto anche rilevante valenza economica: concentrare per tre giorni (ma molti arrivano una settimana prima per godersi anche turisticamente l’occasione) duecentomila persone in un luogo ha una ricaduta importante sul tessuto della zona. Calcoli fatti in anni recenti dalle Università di Pavia e Udine hanno stimato un indotto sul territorio compreso tra i 105 e i 130 milioni di euro.
Le reazioni
«Oggi è una giornata di grande gioia per Brescia. La decisione dell’Associazione nazionale Alpini di riportare l’Adunata nella nostra città nel 2027, dopo 27 anni, è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio. È il risultato di un lavoro corale, paziente e determinato, portato avanti con tenacia dalla nostra comunità e dalle Sezioni Ana del territorio. Non lo nascondo: dopo la delusione dell’anno scorso, quando Brescia non era stata scelta, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo continuato a crederci e a prepararci. Oggi questa fiducia è stata ripagata. L’Adunata è molto più di un evento, è un simbolo di valori profondi, di memoria, di solidarietà e di servizio verso il Paese. Valori che gli Alpini custodiscono e che la nostra città condivide. Sarà una straordinaria occasione di festa, di incontro e di accoglienza, capace di coinvolgere l’intera provincia e non solo, generando un’importante ricaduta sociale, culturale ed economica.
Brescia è pronta ad aprire le braccia alle penne nere di tutta Italia, insieme costruiremo un’Adunata indimenticabile», sottolinea la sindaca di Brescia Laura Castelletti
«Ho sempre sostenuto l'importanza di poter ospitare l'Adunata nazionale alpini. Grazie alla determinazione dell'Ana di Brescia, di Montesuello e della Valle Camonica ed ai loro presidenti, siamo riusciti ad ottenere questo importantissimo risultato per il nostro territorio, che ha premiato la tenacia, la costanza e le capacità delle nostre sezioni. È stato determinante mantenere alto l'umore dopo la mancata assegnazione dell'Adunata 2026, fin dal giorno dopo le sezioni bresciane ed il Presidente Rizzi si sono messe a lavoro per costruire la nuova candidatura, senza perdere un minuto, in pieno spirito alpino, trovando ancora una volta il sostegno della Provincia», dichiara Daniele Mannatrizio consigliere provinciale all'Associazionismo e Grandi Eventi.
«La scelta di Brescia come sede della 98ª Adunata nazionale degli Alpini nel maggio 2027 è motivo di profondo orgoglio per tutta la nostra comunità. È un riconoscimento alla forza civica e alla capacità organizzativa di un territorio che sa accogliere, coinvolgere e valorizzare le grandi occasioni e tradizioni. Questa Adunata non sarà solo un tributo alla storia: sarà un’opportunità per guardare avanti. In un tempo in cui il senso di appartenenza e il valore del servizio sembrano smarriti, l’arrivo degli Alpini a Brescia sarà un messaggio potente per le nuove generazioni. Un invito a riscoprire il significato dell’impegno, della solidarietà e della responsabilità verso la collettività. Brescia è pronta a vivere questo evento con entusiasmo e visione», dichiara il deputato di Azione Fabrizio Benzoni.
«La notizia che nel 2027 la grande Adunata nazionale degli Alpini tornerà a Brescia ci riempie di un orgoglio profondo – dichiara Maria Teresa Vivaldini, eurodeputata di Fratelli d’Italia e sindaca di Pavone Mella – perché gli Alpini sono parte viva della nostra identità, memoria e forza collettiva. Hanno scritto pagine di coraggio, ma continuano ogni giorno a scriverne di generosità, di aiuto, di vicinanza silenziosa alle persone e ai territori. Sono presenza costante, radice e futuro insieme. Brescia li accoglierà come solo sa fare, con cuore, riconoscenza e calore, perché gli Alpini abitano da sempre nel cuore della nostra storia e della nostra città».
Per l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione si tratta di «un riconoscimento meritato per una terra che ha sempre dimostrato profondo attaccamento ai valori alpini e che vanta una sezione Ana tra le più numerose e attive d’Italia. Mi congratulo con tutti gli alpini bresciani per questo prestigioso traguardo e assicuro fin da ora la piena disponibilità della Regione Lombardia a collaborare con l’Associazione Nazionale Alpini per garantire la migliore riuscita dell’evento, che sarà occasione di orgoglio, memoria e festa per tutta la comunità».
«Da Alpino “vero” penso sia il riconoscimento ad un territorio che molto ha dato alla storia alpina, mostrando come la sofferenza di tanti giovani bresciani con la penna, chiamati a combattere guerre non loro, è stata trasformata in storie di solidarietà, accoglienza, aiuto a chiunque avesse bisogno – dichiara il deputato bresciano Gian Antonio Girelli –. Una festa che gli Alpini sapranno trasformare in una festa per l’intera comunità bresciana, aiutandola a guardare con rispetto e attenzione al vivere assieme, rifuggendo dal crescente e pericoloso individualismo sempre più presente».
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