Brasile, la Corte suprema condanna Bolsonaro per colpo di Stato

Con il voto decisivo di Cristiano Zanin, la Prima Sezione della Corte Suprema brasiliana ha condannato l'ex presidente Jair Bolsonaro e altri sette ex membri del suo governo per colpo di Stato, organizzazione criminale, tentativo di abolizione violenta dello Stato democratico di diritto, danni al patrimonio pubblico e deterioramento di beni vincolati.
La Corte stabilirà ora l'entità delle pene, che potrebbero arrivare fino a 43 anni di carcere per l'ex presidente.
Trump
Immediato è arrivato il commento di Donald Trump, che ha parlato di «condanna sorprendente», affermando che quanto avvenuto al leader brasiliano è quanto «hanno cercato di fare» con lui.
Per la sentenza occorre attendere alcune ore ancora, ma secondo le stime, Bolsonaro rischia oltre 40 anni di carcere. «Ho accertato che Jair Messias Bolsonaro ha commesso i reati che gli sono stati attribuiti in qualità di leader dell'organizzazione criminale», ha affermato nel corso del processo Lucia presentando il suo voto.
Gli altri imputati
Ieri il giudice Luiz Fux, con una dichiarazione fiume durata più di 13 ore, aveva chiesto l'assoluzione dell'ex capo di Stato e l'annullamento del processo perché - aveva affermato - la Corte suprema non è il foro competente. Ma la sua è rimasta una voce isolata.
Gli imputati sono accusati di associazione a delinquere armata, tentata abolizione violenta dello Stato di diritto democratico, colpo di Stato, danneggiamento aggravato contro il patrimonio pubblico e deterioramento di beni culturali protetti. Gli altri imputati oltre a Bolsonaro - considerati il nocciolo duro del complotto golpista - sono Alexandre Ramagem, ex direttore dell'Agenzia brasiliana di intelligence); Almir Garnier, ex comandante della Marina; Anderson Torres, ex ministro della Giustizia ed ex segretario della Pubblica sicurezza del Distretto Federale; Augusto Heleno, ex ministro del Gabinetto di Sicurezza Istituzionale; Mauro Cid, ex aiutante di campo di Jair Bolsonaro e collaboratore di giustizia; Paulo Sérgio Nogueira, ex ministro della Difesa; e Walter Braga Netto, ex ministro della Casa civile. Sostenuto dalle veglie di preghiera degli evangelici e dalla moglie Michelle, il leader di destra settantenne ha seguito il processo dagli arresti domiciliari, controllato a vista dalla polizia, che teme la sua fuga.
Nelle prossime ore il collegio della Corte si riunirà per determinare la sentenza, con le porte del carcere che per Bolsonaro si potrebbero aprire immediatamente.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.