CronacaBassa

Biogeneratori, Leno fa il bis sulle strade per Ghedi e Porzano

Gianantonio Frosio
Il Municipio vede in questi impianti un alleggerimento del problema dello spandimento dei liquami nei campi
Il nuovo impianto sta sorgendo sulla strada per Porzano - © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo impianto sta sorgendo sulla strada per Porzano - © www.giornaledibrescia.it
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Anche se non mancano voci fortemente contrarie che vedono i biogeneratori come il fumo negli occhi, molti, tra cui la sindaca di Leno Cristina Tedaldi, pensano che «questi impianti alleggeriscono la pressione sui terreni oggetto di spandimento dei liquami. Inoltre la produzione di biometano va nella direzione della transizione ecologica». Fatto sta che Leno fa il bis.

Il nuovo impianto

Da una parte del paese, sulla strada che porta a Ghedi, sta per nascere un biogeneratore capace di produrre gas; nella parte opposta, sulla strada che da Bogalei porta a Porzano, ne sta nascendo un altro che produrrà gas a partire dai liquami degli allevamenti zootecnici. Ottenere informazioni in queste giornate di Ferragosto è difficile a causa degli uffici semi chiusi e dei tecnici in ferie.

L'impianto sta nascendo sulla strada per Ghedi - © www.giornaledibrescia.it
L'impianto sta nascendo sulla strada per Ghedi - © www.giornaledibrescia.it

Sappiamo, però, che l’impianto è della Granmetano Brescia, società Agricola consortile di Commessaggio del Mantovano, «che per realizzarlo – assicura un bene informato – avrebbe ricevuto un corposo finanziamento. Nei giorni scorsi ho fatto un giro al cantiere e i lavori procedono velocemente. Gli operai stanno già realizzando una delle grandi vasche: sono già a cinque, sei metri di altezza».

Un’informazione ufficiale arriva dalla vicesindaca Rossella De Pietro: «L’impianto avrà una capacità produttiva inferiore ai 500 Smc/h: per strutture di queste dimensioni l’autorizzazione (praticamente un atto dovuto) è in carico al Comune. Anche se avremmo preferito un altro quadro legislativo di riferimento, concordo con la sindaca: grazie a questi impianti dovremmo riuscire, almeno in parte, a tenere sotto controllo lo smaltimento dei liquami, che crea qualche problema…».

Opere compensative

Cristina Tedaldi aveva detto che i titolari dell’altro biodigestore si faranno (in parte) carico dell’allargamento della strada che porta a Ghedi. Chissà che un analogo accordo porti all’allargamento della strada (ancora più stretta e malmessa) che va a Porzano. In alternativa si potrebbero riqualificare le piazzole di «alleggerimento» o crearne di nuove.

Al momento, quando due veicoli si incrociano, uno deve rifugiarsi nei campi per consentire all’altro di passare: con le piazzole sistemate non ci sarebbe la necessità. Anche se di ripiego potrebbe essere una soluzione visto che, col biogeneratore, il traffico è destinato ad aumentare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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