Bimba con due mamme, primo atto di nascita registrato a Brescia
«Non ci sono limiti alla famiglia, ogni famiglia ha il diritto di essere riconosciuta». Partendo da questo principio – sintetizzato dalla sindaca Laura Castelletti affiancata dall’assessora Anna Frattini – questa mattina per la prima volta a Brescia è stato iscritto nel registro delle nascite dello Stato Civile l’atto di riconoscimento da parte della madre intenzionale di una bambina già riconosciuta alla nascita dalla madre biologica. È successo nella sala dei matrimoni del Broletto.
La piccola si chiama Gemma e in agosto compirà un anno. Le sue mamme – Anna e Vincenza, seguite dall’avvocata Ippolita Sforza e accompagnate da nonna e zia – sono emozionatissime: «Questa giornata è tante cose: nel cuore Enza è sempre stata la mamma di Gemma. Serviva un riconoscimento formale che ora abbiamo». «La società civile non ci ha mai ostacolate: penso all’ospedale in cui ho potuto assistere al parto, alla ginecologa, alla pediatra, alle persone in generale», aggiunge Vincenza.
L’atto è stato possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale di maggio. Già altre coppie – reduci da percorsi condivisi di Pma all’estero – hanno presentato analoga richiesta alla Loggia.
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