A Berlingo decine di raccoglitori per le batterie scariche

Il Comune di Berlingo potenzia la raccolta differenziata: in decine tra edifici pubblici, nelle attività commerciali e nelle scuole sono stati collocati, negli ultimi giorni, dei raccoglitori per le batterie e le pile esauste. L’obiettivo, ambizioso, è quello di diventare un punto di riferimento a livello quantomeno provinciale per il recupero di questa tipologia di materiale utilizzato quotidianamente da ogni cittadino per gli usi più disparati, ma che può diventare, senza un corretto recupero e smaltimento, un grave problema per l’ambiente.
L’iniziativa
A spiegare l’iniziativa è direttamente il sindaco, Fausto Conforti: «Quello delle batterie e pile esauste è uno dei settori più importanti nello smaltimento dei rifiuti. La loro valorizzazione permette di recuperare materie prime come il ferro, il manganese e lo zinco e di prevenire la diffusione nell’ambiente di alcuni metalli pesanti ad alto contenuto tossico come il cadmio e il piombo». Partendo da qui, l’Amministrazione comunale del borgo bassaiolo ha deciso di potenziare la rete della raccolta differenziata.
L’iter
La Giunta ha deciso la distribuzione, a spese dell’ente pubblico, dei contenitori per le batterie e pile esauste. Il primo contenitore, non casualmente, è stato inaugurato direttamente in municipio, al pianterreno di piazza Paolo VI. Gli altri si trovano alla biblioteca Gianbattista Zotti, in tutti i plessi scolastici e pure nelle numerose attività commerciali del territorio, dai bar ai negozi. L’elenco completo – e in aggiornamento – è a disposizione sul sito del Comune e sulle pagine social.
«In questo modo – aggiunge il primo cittadino – vogliamo facilitare l’utenza nello smaltimento delle batterie e pile esauste, rifiuti che contengono materiali altamente inquinanti, pericolosi per la salute e per l’ambiente. È dunque importante non gettare mai le batterie e le pile all’interno dei cestini, oppure dei sacchi per la raccolta differenziata, ma smaltirle correttamente all’interno dei raccoglitori idonei. Una volta raccolte, infatti, sono destinate a un impianto apposito che, previo speciale trattamento, le rende non solo inerti, ma le fa rientrare nel circuito virtuoso dell’economia circolare».
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