Laghi di Garda e Iseo mai così gonfi: la speranza ora è che il cielo tenga

Restano sotto stretta osservazione i livelli del Garda, mai così alti da decenni a questa parte. Era dall’estate del 1977 che non si vedeva un lago così pieno nel periodo estivo. Nel tardo pomeriggio di ieri il livello misurava 145,7 cm sullo zero idrometrico, più di 10 cm oltre la soglia d’attenzione fissata a 135, con un livello di riempimento del 107,9 per cento. Lo scarico è massimo: dallo sbarramento di Salionze, che regola l’acqua in uscita dal lago, vengono rilasciati nel Mincio la bellezza di 170 metri cubi al secondo, oltre il massimo consentito.
Affluenti scatenati
Il problema è che il Sarca e gli affluenti minori immettono nel Garda una quantità d’acqua ancora maggiore: 205,7 metri cubi al secondo. Insomma, la speranza è che la pioggia conceda finalmente una tregua.
L’attenzione è massima, ma il vicepresidente della Comunità del Garda, Filippo Gavazzoni, invita ad evitare facili allarmismi: «Con il lago a questi livelli c’è un rischio per la sicurezza delle persone? Assolutamente no. Ci possono invece essere disagi e problemi per edifici, scantinati e spiagge, ma si tratta comunque di problemi che si riescono a gestire e contenere». Certo è che l’attuale situazione conferma l’urgenza di rivedere le norme che disciplinano la regolazione dei livelli, vecchie di sessant’anni, tramite una nuova governance delle acque del Garda.
Pieno come l’Oglio

Dopo quasi quattro mesi di piogge anche il Sebino è pieno al massimo livello da molte settimane, gonfiato da un fiume Oglio che a Costa Volpino sta scaricando 163 metri cubi di acqua al secondo, quindi 586.800 metri cubi all’ora e 14 milioni al giorno. Alimentato da una così grande quantità di risorsa il livello del Sebino è stabile a quota 101 centimetri sopra lo zero idrometrico, vicinissimo al limite di concessione fissato a 110 centimetri, un livello che potrebbe raggiungere in poche ore se dal Consorzio dell’Oglio non si manovrasse per tenerlo sotto controllo, considerato che a fronte dei 163 metri cubi d’acqua in entrata (ogni secondo) se ne stanno rilasciando verso l’asta di pianura 180.
Il lago d’Iseo, che oggi sopravanza la media del periodo di 7 centimetri e quindi 4 milioni 270 metri cubi, ha un livello delle acque superiore alla media storica del periodo dal 24 di febbraio, quando l’inizio delle piogge lo ha fatto impennare di 60 centimetri in 12 giorni.
Le portate del fiume Oglio invece sono superiori alla media storica a partire dallo scorso 13 maggio e hanno toccato i massimi mai registrati in precedenza nella giornata dell’1 giugno con 186 metri cubi al secondo e il 24 giugno con 211 metri cubi.
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