Bedizzole, gli utenti della biblioteca crescono del 16,5%

Adesso entri in biblioteca e trovi persone che si incontrano, papà che leggono storie ai figli, ragazzi che sfogliano manga e qualcuno che, magari, si sta inventando un nuovo gioco in scatola. A Bedizzole la biblioteca è uno spazio vivo che cresce, numeri alla mano.
In crescita
Il bilancio sociale parla chiaro: nel 2024 i prestiti hanno sfiorato quota 20mila (19.560, +31,5% rispetto al 2023) e gli utenti attivi sono passati da 798 a 967 residenti, con un +16,5%. Aumentano anche i cosiddetti utenti «preferenziali», quelli che arrivano da fuori paese: 1.079 contro i 903 dell’anno scorso. Segno che Villa Boschi non attira solo i residenti, ma ormai funziona come punto di riferimento dell’intera zona. Certo, la cultura ha un costo.
Investimento
Nel 2024 il Comune ha investito 181mila euro per la biblioteca, 30mila in più rispetto all’anno precedente, necessari per il restyling e i nuovi arredi. Ma ogni euro speso ha generato valore: secondo i parametri elaborati anche con dati Istat, il risparmio complessivo per la cittadinanza è stato di 146mila euro. In media, 11,94 euro per ogni residente e 151 euro per ogni utente attivo, con un’incidenza positiva anche per le famiglie, che hanno risparmiato circa 28 euro.
«La biblioteca, per natura, è un servizio gratuito e spesso percepito come costoso –spiega Samuele Bottarelli, bibliotecario –. Ma guardando i dati, è evidente che produce un risparmio reale: un libro non lo si compra, si prende in prestito; corsi e attività sono gratuiti o calmierati. E quest’anno la redditività ha toccato l’80,6%, contro il 54% dell’anno scorso. Un risultato che non si era mai visto».
Un risultato che si deve anche alla scelta, sottolinea Michele Ungari, responsabile dell’area Cultura del Comune, di non esternalizzare il servizio: «Abbiamo puntato sull’entusiasmo di due giovani, Samuele Bottarelli e Ramona Andreis. Villa Boschi sta crescendo, e quando lavori in un posto che senti tuo, crescono anche le idee».
Spazi nuovi
Idee che hanno portato a ripensare gli spazi – una sala per i giovani adulti con manga e videogame, un’emeroteca accogliente, una stanza per i più piccoli – e a coinvolgere scuole, volontari del servizio civile, appassionati di scacchi e fumetti. «Ci siamo concentrati sulle fasce che si stavano un po’ perdendo, come bambini e adolescenti –spiega Andreis –. Vogliamo che qui si venga non solo per prendere un libro, ma per incontrarsi, imparare, stare insieme. I numeri ci danno ragione, ma il nostro obiettivo è crescere ancora».
Un impegno che l’assessore alla Cultura e Biblioteca Jessica Beschi riconosce: «C’è tantissimo lavoro dietro, dentro e fuori la biblioteca. Un ambiente sempre più inclusivo, vivo e aperto alla comunità, capace di coinvolgere pubblici diversi e di rispondere alle esigenze di chi cerca libri, ma anche occasioni di incontro e crescita».
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