Taglio aree edificabili a Bedizzole: un mese per le osservazioni

Una data da segnare sul calendario: dal 23 agosto i cittadini avranno un mese di tempo per dire la loro sul nuovo Piano di governo del territorio. È da sabato prossimo che scatterà ufficialmente il periodo per la presentazione delle osservazioni che resterà aperto fino al 22 settembre. Si entra così in una fase cruciale del percorso che porterà all’approvazione definitiva del Pgt, adottato a fine giugno dal Consiglio comunale.
Come si fa
Per un mese, chiunque abbia interesse
potrà proporre correzioni, suggerimenti o segnalazioni. Le osservazioni dovranno essere presentate in forma cartacea, in triplice copia, utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito istituzionale e in allegato all’avviso pubblico. Per informazioni è attivo anche l’ufficio Urbanistica del Comune (telefono 030.6872923).Le novità
Il nuovo Pgt, lo ricordiamo, non si limita ad aggiornare quello del 2010, ma lo sostituisce integralmente, introducendo una revisione profonda. La misura più significativa è il taglio netto delle aree edificabili: meno 26%, pari a 622mila metri quadrati, sopra la soglia minima prevista dalla legge regionale. Le superfici edificabili passano così da oltre 2,3 milioni a 1,74 milioni di metri quadrati.

«Abbiamo scelto di non limitarci a una variante – aveva spiegato in occasione dell’adozione l’assessore all’Urbanistica Michele Crescini –, ma di adottare un piano nuovo, pensato per semplificare il lavoro dei tecnici e delle famiglie, e più coerente con la realtà del territorio». Centrale è l’idea di rigenerazione urbana, con la possibilità di intervenire più facilmente sul patrimonio edilizio esistente, anche nei nuclei di antica formazione. L’obiettivo è favorire il recupero senza complicazioni burocratiche eccessive, rendendo più snella la verifica degli uffici tecnici.
Un capitolo a parte riguarda le cascine storiche che verranno valutate non solo sulla cartografia, ma in base al loro effettivo valore architettonico. Quelle di pregio potranno essere oggetto solo di ristrutturazioni leggere; per le altre sarà consentita la demolizione e ricostruzione, a condizione che resti riconoscibile il complesso rurale originario.
Fronte sociale e ambientale
Attenzione anche al sociale: le famiglie con disabili gravi o persone non autosufficienti potranno ampliare la propria abitazione fino a 100 metri cubi in più, purché l’intervento sia motivato e rispettoso delle prescrizioni tecniche. Sul fronte ambientale e della mobilità, il piano introduce misure precise.
Nei nuovi edifici con almeno dieci unità abitative, il 20% dei parcheggi dovrà essere predisposto con colonnine di ricarica per auto elettriche. Inoltre, ogni trasformazione edilizia dovrà prevedere un sistema di compensazione ecologica, compresa la messa a dimora di un albero ogni 40 metri quadrati di superficie trasformata.
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