Bagnino trovato morto, sgomento a Chiari: «Troppo dolore in una settimana»

La morte di Matteo Formenti ha colpito nelle viscere un’intera comunità, quella di Chiari, segnata in una settimana da tre drammi.

A farsi interprete del dolore di un'intera cittadina è direttamente il sindaco clarense, Gabriele Zotti, che ha affidato a una nota il suo pensiero: «La nostra comunità è stata colpita da tre suicidi in una settimana, ognuno con la propria storia e ognuno con le proprie verità. Come sindaco di Chiari, oltre che come padre, invito tutti a un momento di riflessione e di preghiera, prima di giudicare e sentenziare».

Parole che sono state riprese anche da altri, dentro il Consiglio comunale, come Gianmario Sirani, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Troppo dolore in pochi giorni. In questi giorni la nostra comunità piange tre vite spezzate. Non servono parole, ma cuore, rispetto e ascolto. Fermiamoci: riflettiamo. Restiamo umani».

Non dissimile la reazione delle opposizioni, sintetizzata così da Maurizio Libretti, consigliere provinciale e capogruppo comunale del Partito Democratico: «Una tragedia nella tragedia, una vicenda tristissima».

Chi era Matteo Formenti

Matteo Formenti aveva 37 anni e viveva con i genitori a Chiari. Da diversi anni alternava il lavoro nel settore della ristorazione, anche in importanti nomi della tavola in Franciacorta, a quello estivo di bagnino. Le sue fotografie, sorridente, campeggiano ancora sulle pagine social degli anni passati della struttura in cui ha lavorato.

E proprio sul web sono tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza raccolti. Ben oltre il centinaio solo quelle comparse sotto la pagina del primo cittadino, a testimonianza di un dolore diffuso che ha attraversato tutta la comunità, stretta nel cordoglio a tutte le persone drammaticamente coinvolte negli eventi dell’ultima, durissima settimana.