Baby gang a Bovezzo, la madre di un ragazzo aggredito: «Nel vederlo così ci è mancato il fiato»

«Mio figlio con le baby gang non c’entra niente: stava andando a prendere una pizza con amici e amiche quando all’improvviso, senza alcun motivo, sono stati aggrediti da un gruppo di circa 30 ragazzi all’altezza dell’edicola».
A parlare è la mamma di uno dei giovani trasportati in ospedale con un trauma cranio-facciale da percosse con catena dovuto al pestaggio avvenuto martedì sera in via Prati a Bovezzo.
«Quando io e suo padre siamo arrivati sul posto e l’abbiamo visto conciato in quella maniera ci è mancato il fiato – racconta –. In ospedale abbiamo trovato un altro dei ragazzi picchiati, che aveva la faccia ricoperta di sangue e la mandibola rotta». Ha la voce che trema mentre racconta quello che suo figlio 16enne le ha riportato, durante l’attesa in Pronto soccorso, di quella serata macchiata da una violenza cieca. «I suoi amici e le ragazze sono riusciti a fuggire, mentre lui è rimasto impietrito lì sul posto – aggiunge –. A quel punto l’hanno afferrato per la maglietta e, dopo avergli assestato due pugni che l’hanno frastornato, da dietro qualcuno lo ha colpito con una catena sulla nuca: quando poi ci ha chiamati col cellulare di un amico, perché il suo è sparito, probabilmente prelevato da qualcuno dopo essere caduto a terra nella concitazione del momento, era confuso, non capivamo quello che stesse dicendo».
Stando a quanto raccontano i residenti della zona episodi di questo tipo non sono nuovi in zona.
«Abbiamo avuto conferma che queste baby gang girano tra Concesio, Bovezzo e Villa Carcina, seminando terrore e violenza – racconta la signora –. Senza contare che sono anni che denuncio la presenza di spaccio sempre in zona, senza ottenere mai alcun risultato».
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