Incendia due auto a Manerbio: 36enne finisce in carcere

Un uomo di 36 anni di Manerbio è finito in carcere con l’accusa di atti persecutori, estorsione e di aver incendiato due veicoli. La vicenda risale a quest’estate.

Il primo episodio a luglio, quando i carabinieri di Manerbio sono intervenuti fuori da un condominio del paese, su segnalazione di alcuni cittadini e dei Vigili del Fuoco. Le fiamme avevano distrutto in pochi minuti l’auto coinvolta, senza provocare danni alle abitazioni. Nel secondo caso, ad agosto, l’incendio di un furgoncino parcheggiato nella stessa zona era stato solamente parziale: il fuoco aveva intaccato soltanto un sedile e una portiera.

Le minacce

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Brescia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 36enne, che avrebbe prima appiccato il fuoco ai veicoli, poi, nella prima metà di agosto, ritenendo di vantare un presunto credito nei confronti della vittima proprietaria dei due mezzi danneggiati dagli incendi, l’aveva costretta con fare minaccioso a consegnargli 100 euro in contanti.

La lite

Le minacce dell’uomo, recentemente coinvolto anche in una lite a Manerbio con altre persone già note alle forze dell’ordine, nella quale aveva impugnato anche un coltello, hanno destato particolare preoccupazione, tanto che a settembre al 36enne era stato notificato l’avviso orale del questore di Brescia. Grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e ai successivi approfondimenti investigativi, si è appurato che l’uomo, anche recentemente, aveva effettuato un sopralluogo per verificare dove fosse parcheggiato un altro mezzo in uso alla vittima per poi tentare di danneggiarlo.