Attacco sul treno in Gb: dieci persone sono state accoltellate

La polizia ha arrestato due presunti aggressori, al momento non identificati. L'episodio è avvenuto a bordo di un convoglio partito da Doncaster, nel nord dell'Inghilterra, e diretto a Londra
Il treno sul quale è avvenuto l'attacco e i soccorritori - Foto tratta dai social
Il treno sul quale è avvenuto l'attacco e i soccorritori - Foto tratta dai social
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Dieci persone sono state accoltellate nel Cambridgeshire a bordo del treno che viaggiava da Doncaster a King's Cross. Nove versano in gravi condizioni. L'attacco – la cui matrice resta per ora da confermare – è sfociato nell'accoltellamento di diverse persone, 10 delle quali ricoverate in ospedale, nove con ferite gravi in grado di metterne a rischio la vita.

I soccorsi intervenuti per i feriti a bordo del treno - Foto tratta dai social
I soccorsi intervenuti per i feriti a bordo del treno - Foto tratta dai social

La polizia ha arrestato due presunti aggressori, al momento non identificati. L'episodio è avvenuto a bordo di un convoglio partito da Doncaster, nel nord dell'Inghilterra, e diretto a Londra, nella stazione di King's Cross. 

La furia violenta si è scatenata mentre il convoglio transitava nella contea del Cambridgeshire, non lontano da Cambridge, a circa 80 chilometri dalla capitale. È stato tirato il freno d'allarme e il treno ha compiuto una fermata d'emergenza non prevista nella stazione della cittadina di Huntingdon, dove i feriti sono stati soccorsi, decine di altri passeggeri sono stati evacuati e almeno 30 agenti armati sono intervenuti per fermare i sospetti.

Il premier Starmer parla di «fatto terribile e preoccupante», mentre la ministra degli Interni Mahmood invita a «evitare speculazioni sulla vicenda». Indaga anche l'antiterrorismo. I passeggeri «Scene orribili». 

Cancellazioni a raffica e disservizi inevitabili per tutta la giornata di oggi lungo la linea ferroviaria che collega Londra al nord del Regno Unito, lungo la dorsale orientale dell'isola, coinvolta nel sanguinoso attacco all'arma bianca di ieri sera: lo riportano i media citando i vertici della Lner, l'operatore del treno colpito, che hanno rivolto un appello ai passeggeri a non viaggiare fino a stasera; o, nel caso, a cercare di utilizzare altri vettori.

Non ci sono italiani coinvolti

«Al momento non risultano italiani coinvolti e non è ancora sicuro quali siano i motivi dell'assalto» ha fatto sapere il ministro degli Esteri Tajani, dopo il sanguinoso attacco. Resta per ora invariato il livello di allerta sulla minaccia terroristica nel Regno Unito, secondo il ministro della Difesa John Healey. Un testimone ha raccontato alla Bbc di aver inizialmente pensato che si trattasse di uno scherzo legato ad Halloween, ma poi ha visto la sua mano «coperta di sangue».

Gli arrestati 

I due uomini arrestati, dopo essere stati neutralizzati dagli agenti con scariche elettriche di taser mentre avevano ancora fra le mani lunghi coltelli, hanno 32 e 35 anni e sono cittadini britannici, ha sottolineato John Loveless, sovrintendente della British Transport Police, nel breve briefing tenuto di fronte ai media a Huntingdon.

Il funzionario ha precisato che i due sono stati arrestati «entro otto minuti dopo il primo allarme» al numero di emergenza 999, non appena il treno è stato dirottato nella stazione non prevista di Huntingdon e fermato in emergenza verso le 19,42 locali (le 20,42 italiane). Entrambi «restano in custodia», accusati al momento di «tentato omicidio» plurimo. Loveless ha evidenziato come l'antiterrorismo sia stata inizialmente coinvolta nelle indagini, puntualizzando tuttavia che «allo stato nulla suggerisce che si sia trattato di un episodio di terrorismo». Ha poi assicurato che l'investigazione prosegue a passo spedito per accertare ora «tutte le circostanze e i moventi» di questo orrendo attacco, non senza rivolgere un appello a ciascun testimone o persona informata di qualcosa a condividere potenziali elementi utili con la polizia. Un portavoce del governo laburista di Keir Starmer ha dal canto suo fatto sapere parallelamente che il premier e la ministra dell'Interno, Shabana Mahmood, restano in contatto con gli investigatori per essere «costantemente informati» sugli sviluppi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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