Aspettare il nuovo anno con vista sul lago d’Iseo

Anche Paratico subisce il fascino del luogo ideale per festeggiare la notte di San Silvestro: Lo testimoniano le prenotazioni sold out in quasi tutti i locali e i ristoranti
A fine anno tutti con il naso all’insù
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Da anni ormai i laghi sono tra le località preferite per dire addio all’anno passato ed accogliere quello nuovo. E le località più alla moda sulle sponde lacustri si preparano ad ospitare migliaia di visitatori.

Anche Paratico subisce il fascino del luogo ideale per festeggiare la notte di San Silvestro. Lo testimoniano le prenotazioni sold out in quasi tutti i locali e i ristoranti, ma anche gli spettacoli pirotecnici che riflettono sulle acque del Sebino e che in tanti attendono pronti a rivelarsi sul lungolago Marconi.

Un ponte tra due sponde

Non è un caso che a Paratico, borgo dal fascino medievale con i resti del suo antico castello sulla cima di una collina a sud del paese e una passeggiata panoramica che regala scorci incantevoli sul Sebino, una delle principali attrazioni sia il ponte sull’Oglio che collega il comune bresciano all’omologo bergamasco di Sarnico.

Si tratta di una struttura iconica e fondamentale che collega le province di Brescia e Bergamo, segnando il punto in cui il fiume Oglio esce dal lago d’Iseo. Costruito in ferro a inizio Novecento e rinnovato, oggi simboleggia soprattutto l’unione culturale e territoriale, offrendo anche scorci panoramici e collegando importanti percorsi ciclabili come la ciclovia del fiume Oglio.

Itinerari e percorsi

Paratico è infatti capolinea del percorso Brescia-Paratico che attraversa la Franciacorta e raggiunge la città di Brescia (30 chilometri), mentre un ulteriore percorso raggiunge la cittadina di Palazzolo lungo il Parco dell’Oglio (20 chilometri).

Degni di nota sono anche il parco delle Erbe Danzanti e il Bosco Taxodi: nel primo caso, in una bella e rilassante passeggiata tra i profumi e i colori dell’innovativo intervento paesaggistico sul lungolago Chiatte, ci si può divertire a riconoscere fiori e piante. Qui si trova anche una testimonianza di archeologia industriale negli antichi pontili di attracco delle chiatte.

Nei pressi della vecchia stazione c’è invece il Parco dei Tassodi o cipressi calvi, alberi d’alto fusto di provenienza statunitense.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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