Arriva la tredicesima per i bresciani, ma 1 euro su 4 va al Fisco
Se si legge il dato macro, paragonata con il resto dello Stivale, di sicuro Brescia non sfigura. Anzi: sfila in cima alla «graduatoria», insieme alle big, le metropoli capoluogo di regione, piazzandosi al quinto posto per numero di beneficiari dopo Roma, Milano, Torino e Napoli (e prima, ad esempio, di Bologna e Firenze). E oggi, il d-day dei pensionati, se ne avrà la prima dimostrazione plastica con la tradizionale coda alle poste.
Oltre 700mila
Obiettivo: incassare la tredicesima. Se i giorni passati sono stati quelli del black friday, l’arrivo di dicembre porta infatti nelle tasche di lavoratori dipendenti attuali e passati la gratifica economica. Di che misure di grandezza stiamo parlando? A livello nazionale la attendono 35,7 milioni di persone, nella nostra provincia ne hanno diritto 783.402 bresciani, a fronte dei 766mila dello scorso anno.
A elaborare le stime e a mettere in fila i conti è la Cgia di Mestre, l’Ufficio studi dell’associazione artigiana che si è basato sull’elaborazione dei dati dell’Inps, dell’Istat e del Ministero dell’Economia e delle Finanze aggiornati al 2023.
I pensionati
Il Centro studi specifica anche la metodologia con cui ha condotto le proiezioni: il numero dei dipendenti è di fonte amministrativa e include sia i dipendenti pubblici, sia quelli privati, sia i lavoratori agricoli e quelli domestici. «L’ammontare netto delle tredicesime di quest’anno – sottolinea il rapporto – è incrementato di 4,1 miliardi» rispetto ai dodici mesi precedenti.
All’interno di questo quadro, non va sottovalutato il peso specifico dei pensionati nella platea dei beneficiari: nel Bresciano sono 322.069, vale a dire ben il 41,11% dei percettori dell’assegno extra (che, complessivamente, tra pensionati e dipendenti, ha una distribuzione pari al 2,2%).
Cosa prevede la legge
Va ricordato che rispetto ad altri incentivi – come quattordicesima e quindicesima, previsti solo da alcuni contratti – la tredicesima spetta per legge a tutti i dipendenti a tempo determinato e indeterminato, inclusi apprendisti e lavoratori part-time. L’erogazione viene riconosciuta inoltre a lavoratori domestici, colf, badanti, baby sitter e, per i pensionati, a chi percepisce la pensione di reversibilità, mentre sono esclusi dall’assegno extra di dicembre i lavoratori autonomi e le partite Iva. A rallegrarsi per la gratifica, però, non saranno solo i beneficiari ma anche l’erario, che - a livello nazionale - incasserà 14,5 miliardi di gettito Irpef (sui 59,3 totali). Significa, in sostanza, che un euro su quattro della tredicesima andrà al Fisco.
Il bonus
Va infine ricordato che, sempre a dicembre e assieme alla tredicesima mensilità, alcuni pensionati riceveranno anche un bonus pari a 154,94 euro, da non confondere con il neonato «bonus Natale». Questo aiuto è destinato agli anziani che percepiscono un trattamento pensionistico non superiore all’importo minimo e interesserà complessivamente circa 400mila persone. Il contributo viene erogato dall’Inps in automatico.
Un miliardo in meno
Se in passato la tredicesima dava uno sprint allo shopping natalizio, negli ultimi anni il trend si è interrotto. Un po’ per effetto del black fiday, che anticipa sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. Ma soprattutto perché buona parte dell’assegno extra di dicembre viene impiegato per «calmierare» il caro bollette e le rate del mutuo. L’Ufficio studi della Cgia stima che «l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali si riduca, rispetto allo scorso Natale, di un miliardo». Un importo che rispetto a dieci anni fa si è rimpicciolito di un terzo: «In questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese accessorie» conferma il report.
Le tipologie
Non a caso, i generi alimentari e le bevande pare si confermino la tipologia di regalo natalizio più acquistato: seguono i giocattoli (anche in occasione di Santa Lucia), i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento, i viaggi, i soggiorni nelle spa e gli articoli per la cura della persona. Anche i regali digitali saranno tra i più gettonati: in particolare gli abbonamenti alle piattaforme streaming e i buoni regalo per gli acquisti online.
Come viene calcolato
Il meccanismo di calcolo dell’importo della tredicesima è sostanzialmente lo stesso per dipendenti e pensionati. La somma dipende dal numero di mesi lavorati, oppure da quello di mesi trascorsi in pensione. Bisogna dividere la propria retribuzione mensile lorda per dodici, e poi moltiplicare il risultato per il numero di mesi lavorati o passati da pensionato. Il risultato è che chi ha lavorato (o ha recepito l’assegno pensionistico) per tutto l’anno otterrà di fatto una mensilità in più. Chi lo ha fatto, ad esempio, per soli sei mesi, avrà un aumento pari a circa metà del proprio assegno mensile.
L’incremento
Rispetto al 2023 – spiega il dossier elaborato dall’Ufficio studi della Cgia – l’ammontare netto delle tredicesime che verrà erogato nelle prossime settimane è incrementato di 4,1 miliardi. Quali sono le ragioni? «Innanzitutto perché rispetto al 2023 la platea dei dipendenti presenti nel Paese è aumentata di 221mila lavoratori, mentre i pensionati sono cresciuti di quasi 99mila unità. Dopodiché, va ricordato che anche il monte salari è salito rispetto all’anno scorso e questo è riconducibile, in larga misura, al fatto che alcuni importanti contratti di lavoro sono stati rinnovati. Si ricorda, infine – conclude il report – che dei 35,7 milioni di percettori della tredicesima, 16,2 sono pensionati e 19,5 sono lavoratori dipendenti».
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