Arrestato il piromane di via Veneto: salvato dal linciaggio dagli agenti

Oltre una decina i roghi che ha appiccato da luglio: è stato riconosciuto dalle telecamere e dalle foto sui documenti dei residenti della zona
Il rogo appiccato l'altra notte
Il rogo appiccato l'altra notte
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Hanno dovuto letteralmente metterlo al sicuro, evitare, caricandolo nella cella di sicurezza dell’auto di servizio, che i residenti infuriati lo linciassero. Dopo più di dieci incendi appiccati i residenti di via Veneto, via Quarto di Mille e via Montegrappa erano, comprensibilmente esasperati. L’intervento, massiccio, delle pattuglie in divisa della Locale, in appoggio ai colleghi in borghese che hanno eseguito l’arresto al termine di un lungo e delicato appostamento, ha evitato il peggio e il 55enne bresciano è stato trasferito nelle camere di sicurezza del comando di via Donegani.

La vicenda

I primi episodi sono stati segnalati all’inizio di luglio. Sempre il mercoledì sera quando, nel quartiere di via Veneto, è prevista la raccolta differenziata. Nel cuore della notte i Vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire per domare gli incendi dei bidoni della carta, sia quelli piccoli delle utenze domestiche che quelli più grandi di negozi e uffici.

I casi hanno continuato a susseguirsi e le segnalazioni sono arrivate alla Polizia Locale che ha aperto una indagine specifica. I roghi sono continuati, in alcuni casi le fiamme hanno lambito le auto in sosta o danneggiato alcuni degli arredi urbani e la tensione tra i residenti si è fatta più alta.

Parallelamente però alcune persone che erano di passaggio o affacciate alle finestre hanno fornito alcune indicazioni sull’individuo che hanno visto allontanarsi dai cumuli di carta in fiamme e uno dopo l’altro i tasselli del mosaico sono andati al loro posto. Nella zona ci sono diverse telecamere e gli agenti della Locale hanno potuto così avere una immagine nitida del piromane prima e dopo i roghi.

L’identificazione

A quel punto però era necessario assegnare un nome e un cognome. Nonostante le tempestive segnalazioni però gli equipaggi che arrivavano in zona non riuscivano a trovare la persona, anche pattugliando il quartiere in modo meticoloso. La logica deduzione successiva è stata quella che il piromane dovesse abitare nel quartiere e poter dunque rincasare appena dopo aver appiccato il fuoco. A quel punto gli agenti hanno esaminato le foto dei documenti di tutti i residenti in zona fino a quando hanno individuato un possibile sospettato, un bresciano di 55 anni. Mercoledì sera si sono appostati nei pressi di casa sua e lo hanno visto uscire e incendiare un cumulo di carta.

Subito lo hanno provato a bloccare e solo dopo una violenta colluttazione sono riusciti a mettergli le manette: in quel frangente il rogo si è comunque propagato, richiamando in strada diversi residenti. Dall’apprensione iniziale si è rapidamente passati alla rabbia e in molti hanno cercato di colpire l’uomo e gli agenti della Locale hanno dovuto frapporsi fisicamente tra l’arrestato e i residenti fino a quando le pattuglie di rinforzo non hanno aiutato a riportare la calma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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