Alluvione in Texas, il bilancio delle vittime sale ancora, si teme l’ecatombe

A tre giorni dall’esondazione del giume Guadalupe si contano 100 morti. Le ricerche proseguono senza sosta. Il cordoglio del Papa
Una casa distrutta - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Una casa distrutta - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Le piogge continuano incessanti in Texas, dove il bilancio per le alluvioni si avvicina drammaticamente ai 100 morti. A tre giorni dalla drammatica esondazione del fiume Guadalupe se ne contano 69, di cui 21 bambini.

Ma le bimbe disperse di Camp Mystic, il campo estivo per sole ragazze, sono undici e su di loro sono concentrati gli sforzi dei soccorritori. Le ricerche proseguono senza sosta nella speranza di un miracolo, quello di trovarle ancora in vita. «Preghiamo per loro», ha detto in inglese il Papa durante l'Angelus esprimendo il suo dolore e le sue «condoglianze» per tutte le vittime.

Nella contea di Kerr, quella più colpita, oltre 400 soccorritori e migliaia di volontari sono all'opera nel fango e fra gli alberi caduti per cercare vittime e sopravvissuti. Ci sono anche i genitori delle bimbe disperse ad aiutare: sul loro viso è evidente l'angoscia per un'attesa che sembra senza fine.

L'area che si trovano a perlustrare è molto ampia: l'acqua infatti ha trascinato per chilometri abitazioni, auto e tutto quello che ha trovato nel suo tragitto. A quasi tre giorni dalle esondazioni una donna è stata trovata viva, attaccata a un ramo dopo essere stata trasportata dal fiume Guadalupe per più di venti chilometri.

Trascinato, invece, via dalle acque Julian Ryan, che era riuscito a mettere in salvo la sua fidanzata e i suoi due figli prima di essere travolto e spazzato via: «non ce la farò, vi voglio bene», sono state le sue ultime parole.

«Andremo avanti fino a che non avremo trovato tutti», ha assicurato il governatore del Texas Greg Abbott a fianco della ministra per la sicurezza nazionale Kristi Noem.

«Tragedia inimmaginabile»

Dal suo club di golf a Bedminster, Donald Trump segue gli sviluppi. Il presidente ha firmato la dichiarazione di grave disastro che sblocca gli aiuti federali e consente l'intervento della Federal Emergency Management Agency, quella protezione civile che il tycoon si è ripromesso di smantellare. «Quello che le famiglie» della vittime stanno provando è una «tragedia inimmaginabile. L'amministrazione Trump continua a lavorare con le autorità locali e statali», ha assicurato il presidente. In campo per i soccorsi la casa Bianca ha dispiegato anche la Guardia Costiera, dotata di tecnologie capaci di proseguire le ricerche anche di notte.

Evidentemente scossa la comunità di Kerr continua a interrogarsi su cosa non abbia funzionato, sul perché l'allarme non sia scattato prima e sul perché le autorità non abbiano ordinato le evacuazioni. Il dito è puntato contro il centro delle previsioni meteorologiche, accusato di aver sbagliato. Il servizio è stato di recente drasticamente colpito dai tagli del Dipartimento per l'efficienza del governo che l'hanno costretto a ridurre il personale. Le autorità locali finora hanno rifiutato di rispondere alle domande sempre più incalzanti, spiegando che non è ancora il momento di concentrarsi su quello che è andato storto. La priorità, hanno ribadito in più occasioni, è quella di cercare i dispersi.

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