Al via la raccolta di farmaci per chi non li può comprare

L’iniziativa solidale, alla sua 22esima edizione, durerà fino al 15 febbraio: serve a donare medicinali senza prescrizione medica alle persone in difficoltà. Sono 99 le farmacie aderenti
Uno degli scatoloni del Banco Farmaceutico
Uno degli scatoloni del Banco Farmaceutico
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Cresce il fabbisogno di farmaci per i bresciani che si trovano in difficoltà o che faticano a far quadrare il bilancio familiare. Lo dicono i 36 enti che in provincia di Brescia si occupano di persone in stato di disagio economico e sociale e che hanno stimato in costante aumento, tanto più dall’esordio della pandemia, la richiesta di farmaci e dispositivi medici da parte dei loro assistiti.

Ci penserà Fondazione Banco Farmaceutico, con l’aiuto della generosità dei bresciani, a soddisfare la richiesta grazie alla raccolta di medicinali da banco senza prescrizione medica, nella sua 21esima edizione che durerà da oggi al 15 febbraio.

I farmaci raccolti, circa 11 mila lo scorso anno tra Brescia e provincia (6.800 nel 2019), saranno consegnati a 36 enti attivi sul nostro territorio, che si prendono cura di persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali.

Le farmacie bresciane hanno risposto alla chiamata del Banco farmaceutico: sono 99 quest’anno e tutte espongono la locandina (nel 2020 avevano aderito in 100, nel 2019 in 83). Per ragioni legate all’epidemia, quest’anno niente volontari delle associazioni nelle farmacie: ad illustrare l’iniziativa penseranno i farmacisti, che contribuiscono anche all’organizzazione della raccolta con proprie risorse. Nel 2020, sono stati 434mila gli indigenti che hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli. Di questi, 173mila hanno rinunciato a curarsi per questioni legate al Covid.

«Nonostante le difficoltà e l’incertezza - ha dichiarato Francesco Paracini, responsabile del Banco farmaceutico Brescia -, la Giornata di raccolta andava proposta, perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. I poveri necessitano di medicine. E tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro hanno bisogno di tutto il sostegno possibile».

«La raccolta si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo di essa - ha rimarcato Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia, affiancata da Margherita Penna, direttore del Servizio farmaceutico di Ats Brescia -. A causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del reddito. Chi, poi, era già povero, è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità. In farmacia viviamo a quotidiano contatto con queste situazioni di difficoltà ed esercitiamo lo spirito di solidarietà, che è valore fondante della nostra professione».

La Giornata è organizzata dalla Fondazione Banco farmaceutico, in collaborazione con Federfarma e con la partecipazione di Cdo Opere sociali, Fofi e molte altre realtà.  

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