CronacaGarda

Al Belvedere di Raffa l’estate è vista antenna: residenti su tutte le furie

Alice Scalfi
Sarà posizionata di nuovo la stazione di telefonia mobile che ha suscitato cori di proteste tra i residenti della frazione di Puegnago
A Raffa il luogo individuato per posizionare l'antenna di telefonia mobile - © www.giornaledibrescia.it
A Raffa il luogo individuato per posizionare l'antenna di telefonia mobile - © www.giornaledibrescia.it
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Si va verso un’altra estate vista antenna a Raffa e l’umore dei residenti è sotto ai piedi: entro una decina di giorni sarà infatti riposizionata la stazione per la telefonia mobile che tanto clamore suscitò la scorsa estate.

Temporanea

Installazione ancora una volta temporanea, perché il Comune si ostina a non concedere quella definitiva, anche stavolta l’antenna rimarrà per 120 giorni, poi sarà di nuovo tolta. E l’anno prossimo con ogni probabilità ci si ritroverà nella medesima situazione, in un vortice che sembra destinato a non finire mai, di 120 giorni in 120 giorni.

È Bernardo Manestrina, cittadino di Raffa di Puegnago, a farsi di nuovo portavoce della delusione dei suoi compaesani: «La scorsa estate abbiamo raccolto quasi quattrocento firme per chiedere che quell’antenna non venisse posizionata proprio lì, al Belvedere di Raffa, e che poi venisse tolta».

Precedente

Si chiama Belvedere non a caso: il panorama sul golfo di Manerba, sulla rocca e sull’Isola dei Conigli, è incantevole. Non a caso, ancora, la Soprintendenza già l’anno scorso si era espressa con un secco «no» al posizionamento dell’antenna in quel punto. La stazione era stata collocata a luglio e poi smantellata, con gran sollievo, in ottobre.

Ora ci risiamo. Così Manestrina: «Il proprietario del terreno questa volta ci aveva rassicurato, perché ci aveva detto che l’avrebbero messa trecento metri più indietro. Invece no, sarà posizionata nello stesso identico punto. Noi non siamo contrari alla tecnologia, anzi: serve a tutti. Ma quella localizzazione non va bene».

Con la petizione dello scorso anno i cittadini di Raffa si erano rivolti alla Provincia, alla Soprintendenza, ai Carabinieri Forestali e all’Arpa chiedendo che l’antenna venisse rimossa perché «di eccessivo impatto ambientale».

Autorizzazione

Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente), però, aveva già fornito la propria autorizzazione: l’unico ente ad autorizzare tra quelli interpellati, ma anche l’unico parere che conta davvero in questo genere di procedimenti. Con il «sì» di Arpa, niente conta che il Comune dica «no», i gestori hanno dalla loro parte la legge che permette loro di piazzarsi temporaneamente un po’ dove credono.

Altro discorso è quello che riguarda le installazioni definitive: in questo caso il procedimento è quello del Suap (Sportello unico per le attività produttive). L’anno scorso la procedura si era conclusa con il diniego del Comune e quest’anno il finale non sarà diverso. 

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